In un mondo sempre più interconnesso, le organizzazioni governative sono potenzialmente in grado di tracciare tutte le attività che gli individui svolgono nella Rete Internet. Viceversa ciò non è possibile, fatta eccezione per sporadici eventi marginali quali ad esempio il caso del cablegate [1]  scatenato da Wikileaks [2].

La delicata e complessa questione della definizione degli equilibri fra sorveglianza e privacy nella società dell’informazione è presa in esame dal presidente Obama nel discorso presso la National Defense University [3] in tema di droni e politica anti-terrorismo. “Negli anni a venire, dovremo continuare a lavorare duramente per trovare il giusto equilibrio tra il nostro bisogno di sicurezza e preservare quelle libertà che ci rendono ciò che siamo. Ciò significa rivedere l’autorità delle forze dell’ordine, in modo che possiamo intercettare nuovi tipi di comunicazione, ma anche contribuire alla tutela della privacy per prevenire gli abusi”. [4]

Con l’avvento e la diffusione di Internet il bacino di individui osservabili diventa senza dubbio di proporzioni più ampie rispetto al passato e ciò è dovuto solo in parte all’aumento della percentuale di popolazione globale che usa la Rete. Gli utenti della Rete Internet vengono costantemente e accuratamente monitorati grazie a sofisticati software di proprietà degli istituti di ricerca e delle agenzie governative. Oltre all’attività di sorveglianza degli utenti del web effettuata da parte dei governi per la prevenzione e la lotta al crimine, esistono aziende i cui siti offrono ai comuni cittadini servizi di monitoraggio degli utenti. Google, ad esempio, consente di monitorare qualsiasi sito Internet e tutti i profili dei social media per scopi strettamente commerciali attraverso servizi di geotracking e webtracking [5].

L’incremento dei flussi di comunicazione, l’azione congiunta delle agenzie governative, degli istituti di ricerca e delle aziende che operano nel settore delle Information and Communication Technologies sinergicamente concorrono alla creazione di nuovi scenari il cui filo conduttore è il monitoraggio degli utenti del web. La supervisione e l’archiviazione costante delle attività degli individui in Rete migliora indubbiamente la prevenzione e la lotta al crimine, ma il rischio è che allo stesso tempo possono sopraggiungere minacce lesive nei confronti dei diritti relativi alla tutela della privacy. Aziende, governi, organizzazioni di ogni genere e singoli individui possono oggi contare su dati e statistiche provenienti da campioni rappresentativi che si avvicinano sempre di più all’utopia, essendo le popolazioni osservabili composte da milioni di persone. Una produzione tale di dati memorizzabili, indicizzabili e consultabili non ha assolutamente precedenti nella storia. L’umanità è oggi in grado, di reperire, archiviare e gestire innegabilmente molte più informazioni rispetto a prima dell’avvento della Rete Internet.

La potenza di calcolo dei computer, la loro miniaturizzazione, la grandezza e la qualità degli schermi, l’aumento della larghezza di banda e della capacità di archiviazione sono migliorati significativamente. Tale incremento di velocità rende più praticabile lo spostamento di attività dal computer personale alla nuvola di Internet (cloud computing), e ció rende i dati più vulnerabili a potenziali attacchi. Il cloud computing consente di trasferire, condividere e immagazzinare dati come se il proprio web account fosse un immenso hard disk ed è uno degli strumenti che caratterizza il web 2.0. Esso è reso possibile grazie allo sviluppo della Rete Internet a banda larga, che consente una velocità di trasferimento dei dati fino a 20 megabyte al secondo a costi ragionevoli.

Gli altri cinque fenomeni di tendenza tipici del web 2.0 sono:
– il peer to peer, che permette lo scambio dei file tra gli utenti di Internet;
– lo streaming dei contenuti audio e video, che vengono condivisi dagli utenti in Rete e visualizzati sui PC su siti come Youtube;
– la IPTV, ossia i servizi di televisione on-demand trasmessi via Internet, che in Italia stenta a decollare a causa della concorrenza della tv satellitare, del digitale terrestre e della scarsa capacità di offrire contenuti realmente alternativi alla tv tradizionale;
– le attività di gioco online, il cui forte sviluppo in Italia è trainato dai portali di gioco lecito dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato;
– i social network, che consentono a chiunque abbia una connessione Internet di entrare in contatto con altre persone nel mondo, condividere foto e video, fondare gruppi di appartenenza comuni (ad es. Facebook, LinkedIn, MySpace e Xing).
Le applicazioni schematizzate in questi sei fenomeni di tendenza hanno come prima conditio sine qua non la disponibilità di banda larga.

Risulta doveroso precisare che non tutti gli individui possono consultare i dati di chiunque legalmente. I dati presenti su Internet relativi a ogni individuo non sono alla mercé di chiunque, bensì sono visionabili solo da determinate persone appartenenti a specifiche organizzazioni che grazie ai loro poteri istituzionali prevengono e lottano ogni tipo di crimine, ad esempio la National Security Agency, l’organismo governativo degli Stati Uniti d’America che, insieme alla CIA e all’FBI, si occupa della sicurezza internazionale.

[1] Cablegate è uno scandalo internazionale causato da una fuga di informazioni politico-militari relative agli Stati Uniti.

[2] Wikileaks è un’organizzazione internazionale che si occupa di pubblicare anonimamente documenti segreti sul proprio sito.

[3] La National Defense University è un istituto di istruzione superiore finanziato dal Dipartimento della Difesa che si occupa di formare leader militari e civili al fine di migliorare la sicurezza nazionale e internazionale attraverso programmi educativi multidisciplinari di metodi strategici e diplomatici.

[4] National Security Agency, “Missions, Authorities, Oversight and Partnerships”, 2013.

[5] Per approfondimenti sui concetti di “geo tracking” e “web tracking” si veda Murero, M. Digital Literacy. Introduzione ai social media, 2010.

Ermanno Starita

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