Anthony Giddens, sociologo inglese, è considerato ad oggi uno dei più conosciuti e autorevoli scienziati sociali a livello mondiale. Nasce nel 1938 nell’area londinese di Edmonton, all’interno di una famiglia benestante della media borghesia. Il padre, impiegato dei trasporti, permette al figlio di proseguire gli studi universitari, il primo della sua famiglia, che termina nel 1959 con la laurea presso la Hull University. Successivamente consegue il Master presso la London School of Economics e poi, nel 1974, il dottorato all’Università di Cambridge. Nel frattempo, nel 1961 comincia ad insegnare psicologia sociale presso la University of Leicster, per proseguire poi l’insegnamento presso l’Università di Cambridge, dove resterà per molti anni, fondando anche il Comitato di Scienze Politiche e Sociali (SPSc).
Azioni e strutture
Giddens esplora più in profondità la relazione fra macro e microstruttura arrivando a formulare la sua nota teoria della strutturazione. In questa fase, lo studioso è impegnato nel difficile tentativo di trovare una sintesi fra forze sociali e individuali nel formare la realtà. Nel 1979 viene pubblicato “Central Problems in Social Theory” e, nel 1984, “The Constitution of Society“. Il punto centrale del pensiero di Giddens è il riconoscimento che così come le azioni individuali sono limitate dalle strutture, allo stesso modo esse sono portatrici del cambiamento sociale. Le azioni agiscono sulla realtà che è formata e forma poi le azioni stesse. Le strutture, quindi, sono quelle regole e risorse che gli attori mettono in campo nelle pratiche che producono la società stessa. Il concetto di dualità della struttura cerca di spiegare proprio questo aspetto: le strutture impongono vincoli sulle azioni ma in pari tempo le rendono possibili.
Tra micro e macro
Il collegamento tra azione e struttura diventa una questione centrale nella sua sociologia: perché entrambe siano comprese, devono essere studiate insieme (le prime, infatti, sono formate, rafforzate e cambiate attraverso le azioni e queste assumono senso solo sullo sfondo delle strutture). Lo studio della strutturazione del sistema sociale diviene lo studio di come il sistema, nel generare risorse e norme strutturali, è riprodotto dall’interazione sociale. La strutturazione si propone così come una formula di sintesi della relazione micro–macro. Per Giddens, ricercare una linea di casualità tra le due estremità che sia unilineare è un esercizio intellettuale minato alle fondamenta da una consequenzialità logica falsa. Nei suoi diversi esempi (la trasformazione del matrimonio e della famiglia, la relazione tra capitalismo e società) mostra come le influenze siano reciproche e sia impossibile definire se sia il livello macro o micro a determinare l’opposto.
Barbara Petrano

La sociologia mi ha insegnato a pensare, la scrittura mi aiuta ad esprimere le mie idee. Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e sono appassionata di digital marketing.