Meta: I danni causati dall’Antropocene necessitano di leggi e della loro rigorosa osservanza per tentare di recuperare il naturale equilibrio dell’ambiente.
Molto probabilmente, quando siamo all’inizio del nostro percorso scolastico, non ci poniamo il problema di come scrivere un CV. Poi però, imparare a compilare il nostro curriculum vitae diventa indispensabile.
A che cosa può servire un Cv a un giovane fresco di studi? Per esempio a richiedere uno stage in materia ambientale, una specializzazione necessaria ora più che mai, non solo per la salute dell’uomo, ma dell’intero pianeta.
Per gli europei l’ambiente è una priorità
Da un sondaggio del Parlamento europeo, è emerso chiaramente che i giovani europei considerano l’ambiente una delle principali priorità per le politiche pubbliche dei prossimi anni.
Secondo il panel di giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni che hanno risposto al questionario, al primo posto in Europa c’è la lotta alle disuguaglianze e alla povertà (43% degli intervistati).
Al secondo posto c’è la lotta al cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente, con il 39% degli intervistati che la indica tra le 3 priorità principali.
L’uomo, una specie giovane nella storia della vita, ma pericolosa per sé stessa e per l’ambiente
Se assimiliamo la comparsa della vita sulla terra a un anno solare, con inizio perciò dal primo gennaio e termine l’ultimo giorno di dicembre, possiamo considerare che un giorno corrisponda all’incirca a 10 milioni di anni.
In questo ipotetico calendario, il primo giorno di gennaio vede la comparsa del primo organismo vivente (che non siamo ancora riusciti a identificare con precisione, ma che possiamo con ragionevole certezza affermare somigliasse a un’entità simile a un coronavirus).
Poi, e fino all’inizio di novembre, le forme di vita che popolano la terra sono solo microrganismi e molto probabilmente formati da una solo cellula.
Dall’inizio di novembre vediamo una vera esplosione di esseri viventi: fanno il loro ingresso negli ambienti terrestri piante e animali.
L’ultimo giorno di dicembre, quindi solo alla fine dei 365 giorni, appare, in Africa, un organismo che possiamo considerare il nostro più antico antenato, discendente dai primati ed in particolare dagli scimpanzé.
Questo organismo sarà il primo esemplare della linea evolutiva umana. Noi, i moderni homo sapiens, siamo comparsi alle 23.32 del 31 dicembre.
Perciò, fra la moltitudine delle forme di vita che sono comparse via via sulla Terra, la nostra specie è stata l’ultima a fare la comparsa sul pianeta azzurro.
Sono solo gli ultimi secondi del nostro anno immaginario a segnare la grande rivoluzione dell’Antropocene, che ha modificato, e continua a modificare in modo pesante, l’equilibrio della Terra e la sua integrità.
L’Antropocene ha modificato profondamente l’equilibrio ambientale
Il termine Antropocene si riferisce a una nuova era geologica, caratterizzata dal profondo intervento umano sull’ambiente, e dal distacco progressivo dell’uomo da un rapporto sano con la natura.
Il pesante impatto negativo dell’Antropocene sull’equilibrio ambientale è emerso solo di recente sui mass media, quando la società si è misurata con le effettive ripercussioni di uno stravolgimento a danno degli ecosistemi, delle risorse ambientali e della salute della popolazione umana.
Molti sono i gravi problemi che riguardano l’ambiente, tra i quali:
- Il cambiamento climatico;
- La deforestazione;
- L’estinzione di specie animali;
- Lo scioglimento dei ghiacciai;
- I cambiamenti nel ciclo dell’acqua;
- Gli squilibri e le distruzioni degli ecosistemi marini e terrestri;
- L’aumento di fenomeni meteorologici estremi;
- L’acidificazione degli oceani;
- La scomparsa delle foreste.
È possibile fermare l’impatto devastante che stiamo avendo sul pianeta? Sì: sebbene vi siano alcune conseguenze irreversibili delle nostre attività, possiamo comunque mitigare gran parte dei danni causati all’ambiente.
Occorre intervenire alla radice del problema, eliminando, fra l’altro, l’utilizzo di combustibili fossili che aumentano il tasso di CO2 e contribuiscono al cambiamento del clima, e fare invece affidamento su fonti di energia rinnovabili e non inquinanti, come il sole, l’acqua e il vento.
Molti problemi ambientali nell’antropocene
Un impiego più responsabile ed equo delle risorse naturali consentirà di garantire un sistema più sostenibile, capace di evitare che l’Antropocene divenga l’ultima era del nostro pianeta.
Le nostre azioni hanno alterato profondamente il naturale equilibrio del pianeta: per questo abbiamo la responsabilità morale di agire per cambiare lo stato di cose.
L’art. 9 della Costituzione della Repubblica italiana recita:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”
A questo articolo è stata aggiunta, l’8 febbraio 2022, anche la dicitura:
“Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Inoltre è stato integrato anche l’art.41, secondo cui
“La libertà dell’azione economica privata non può danneggiare la salute e l’ambiente”.
Questa iniziativa dovrà però ora essere concretizzata in leggi che apportino modifiche sostanziali, e che dovranno essere rigorosamente osservate, al fine di non vanificare questo risultato come un successo solo simbolico.