Nell’era digitale, l’uso eccessivo dei cellulari durante i concerti è un fenomeno socioculturale significativo che richiede un’analisi approfondita, considerando sia una prospettiva sociologica che psicologica. Questo comportamento è il risultato di influenze sociali e psicologiche complesse. Tuttavia, alcuni artisti stanno cercando attivamente di affrontare questo problema durante le loro esibizioni dal vivo.

L’avvento dei cellulari con fotocamere di alta qualità e la diffusione delle piattaforme di social media hanno creato un ambiente in cui la condivisione in tempo reale delle esperienze è diventata una parte essenziale della vita di molte persone. I concerti non fanno eccezione. La necessità di catturare il momento attraverso foto, video e storie su Instagram sembra prevalere sulla semplice fruizione dell’evento. Questa tendenza può essere vista come un tentativo di affermare la propria identità attraverso l’esibizione pubblica delle proprie attività culturali e sociali.

La Psicologia dell’Utilizzo del Cellulare ai concerti… e non solo

Per una comprensione più approfondita, cominciamo con un’indagine di natura psicologica. Sherry Turkle, psicologa e sociologa statunitense nota per le sue ricerche sulle interazioni tra gli esseri umani e la tecnologia, in particolare sui dispositivi digitali e le dinamiche sociali ad essi associate, nel suo libro “Alone Together”, sottolinea il bisogno umano di connessione costante e il timore dell’isolamento sociale. Durante i concerti, l’uso dei cellulari può essere spinto dalla necessità di rimanere connessi, evitando la sensazione di isolamento dalla comunità virtuale.

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L’uso del cellulare come narrazione della violenza: il bullismo. APPROFONDISCI

Durante i concerti, l’uso dei cellulari è spesso guidato dalla ricerca di validazione sociale. La condivisione di contenuti relativi all’evento su piattaforme sociali può portare a un senso di appartenenza a una comunità online. La quantità di “mi piace”, commenti e condivisioni può diventare una misura della popolarità e dell’importanza personale.

Il Fenomeno dell’Attenzione Divisa

Un autore noto per l’analisi della società dell’attenzione e della cultura digitale nell’era digitale è Richard Lanham, il cui libro “L’Arte dell’Attenzione” esplora come la tecnologia digitale abbia cambiato il nostro modo di concentrarci e di partecipare alla cultura. Lanham sottolinea che, durante i concerti, il pubblico è spesso diviso tra l’esperienza diretta dell’evento e l’esperienza mediata dal cellulare. Questa divisione può portare a una sorta di “disconnessione” dal momento presente, poiché l’attenzione è costantemente divisa tra la performance dal vivo e lo schermo del cellulare.

Teoria dell’Identità Sociale e Validazione Online

La teoria dell’identità sociale, sviluppata da Henri Tajfel e John Turner, ci aiuta a comprendere il desiderio di condividere freneticamente i momenti dei concerti online. Attualmente sfuggita di mano da parte degli spettatori. La ricerca di validazione sociale è una componente essenziale dell’identità di molti individui. La condivisione di contenuti legati a eventi culturali come i concerti può consolidare l’appartenenza a gruppi sociali e offrire una forma di approvazione digitale. Ci avete fatto caso?

Da una prospettiva psicologica invece, l’uso eccessivo dei cellulari durante i concerti può influenzare la nostra esperienza personale. Clifford Nass, autore di “The Man Who Lied to His Laptop”, ha studiato come l’uso simultaneo di dispositivi digitali e interazioni personali possa influenzare la nostra capacità di multitasking (molto richiesto dalla nostra vita quotidiana), e la qualità delle nostre interazioni umane. Questo principio può essere applicato alle esperienze dei concerti, dove la condivisione digitale può compromettere la nostra capacità di immergerci completamente nella performance.

L’analisi del fenomeno dei cellulari nei concerti può essere arricchita dalle riflessioni di Domenico de Masi sulla società del tempo libero. De Masi afferma che, nella società moderna, il tempo libero è diventato un’area di esplorazione individuale e collettiva. L’uso dei cellulari durante i concerti può essere visto come un tentativo di sfruttare il tempo libero per connettersi con gli altri e costruire un senso di appartenenza attraverso la condivisione di esperienze culturali.

Mettere i cellulari ai concerti in tasca

Rilevante in questo contesto è il comportamento di alcuni artisti durante i concerti. Alcuni di loro, come Adele e Jack White, hanno chiesto agli spettatori di mettere i loro cellulari in tasca durante le esibizioni. Questa richiesta è motivata dalla percezione che l’uso eccessivo dei cellulari stia interferendo con l’esperienza diretta e con la connessione tra l’artista e il pubblico. Gli artisti lamentano che gli spettatori sembrano più interessati a registrare l’evento che a parteciparvi attivamente.

Infine, altri autori italiani contemporanei come Pierpaolo Donati e Maurizio Ferraris hanno affrontato la questione dell’uso eccessivo dei cellulari durante eventi importanti. Donati, sociologo con un’attenzione particolare alla teoria delle relazioni sociali e alla sociologia delle organizzazioni, ha esplorato il concetto di “coniugazione debole” nelle relazioni sociali, sottolineando come l’attenzione divisa tra il mondo virtuale e il mondo reale possa influenzare negativamente la qualità delle interazioni umane durante eventi culturali. Ferraris, professore di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Torino, ha dedicato il suo lavoro all’idea che molte realtà sociali siano costituite dalla condivisione di credenze e pratiche tra gli individui. Inoltre, ha esaminato l’idea di ‘post-verità’ e il suo impatto sulla percezione della realtà. L’uso eccessivo dei cellulari durante eventi importanti può contribuire a una distorsione della percezione della realtà, poiché la condivisione digitale tende a filtrare e manipolare ciò che viene condiviso.

Evitare quindi l’uso dei cellulari ai concerti?

In conclusione, un’analisi sociopsicologica del fenomeno dell’uso dei cellulari durante i concerti rivela le intricate dinamiche tra individui, tecnologia e società. Questa prospettiva ci invita a considerare come questo comportamento sia plasmato dalle nostre necessità psicologiche e sociali, nonché dalle opportunità offerte dalla società contemporanea. La ricerca di un equilibrio tra la condivisione digitale e l’esperienza diretta rimane una sfida rilevante nella nostra epoca, specialmente quando alcuni artisti cercano di preservare la connessione autentica tra loro e il pubblico. In definitiva, l’equilibrio tra il godimento di un evento dal vivo e la condivisione digitale delle esperienze rimane una questione chiave nella società contemporanea.

Alejandra Alfaro Alfieri


Bibliografia

  1. Turkle, Sherry. Alone Together: Why We Expect More from Technology and Less from Each Other. Basic Books, 2011.
  2. Lanham, Richard A. The Economics of Attention: Style and Substance in the Age of Information. University of Chicago Press, 2006.
  3. Tajfel, Henri, e Turner, John C. The Social Identity Theory of Intergroup Behavior. Psychology Press, 1986.
  4. Nass, Clifford, e Yen, Chin-Chang. The Man Who Lied to His Laptop: What Machines Teach Us About Human Relationships. Current, 2011.
  5. De Masi, Domenico. La società dell’indagine. Mondadori, 1989.
  6. Donati, Pierpaolo. La Coniugazione Debole: Mutamento e continuità della società civile. Il Mulino, 2013.
  7. Ferraris, Maurizio. La Verità Della Post-Verità. Raffaello Cortina Editore, 2017.
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