Da alcuni anni a questa parte il mondo del web ha influenzato la maggior parte dei settori, e in particolar modo quello del marketing. Il progresso tecnologico ha portato cambiamenti anche nel modo di utilizzare Internet, visto attualmente non solo come punto di aggregazione e di comunicazione ma come un vero e proprio luogo dove creare, praticare e diffondere il proprio business. Non è un caso che dal 20 al 22 giugno, presso il Palacongressi di Rimini, si terrà il Web Marketing Festival, la più importante rassegna nazionale sull’innovazione sociale e digitale di cui, da quest’anno, Sociologicamente è media supporter. Seppur non evidente e in alcuni tratti molto simile, vi è una sostanziale differenza tra digital marketing, social media marketing e digital advertising. L’errore comune di molti imprenditori è pensare che basti impegnarsi solo sui social media per essere noti, conosciuti e soprattutto ricordati dai consumatori. Ovviamente non è così.
Tra SEO e SEM
I social media rappresentano una delle tante attività che è possibile fare nel gruppo di azioni che rientrano nel Digital Marketing. Questa branca del marketing corrisponde a un insieme di strategie volte a creare consapevolezza e promuovere un marchio, un prodotto o un servizio online utilizzando tutti i canali digitali disponibili raggruppati nella SEM. Cos’è la SEM? Acronimo di Search Engine Marketing, la SEM include le attività di SEO, le campagne AdWords a pagamento e l’email marketing. La SEO (Search Engine Optimization), invece, è quella tecnica di marketing che fa parte dei motori di ricerca, precisamente definita come ottimizzazione di un sito web cosi da renderlo più comprensibile per i motori di ricerca, ottenendo maggiori visite dalle ricerche fatte dagli utenti. I motori di ricerca non fanno altro che raccogliere tutto il materiale presente su Internet, organizzandolo in maniera coerente e fornendo all’utente ciò che risponde alle esigenze degli utenti. I risultati vengono ordinati e visualizzati nella SERP (Search Engine Result Page), ossia la pagina dei risultati del motore di ricerca. All’interno della SERP, sono due i fattori che dobbiamo considerare: la rilevanza con la ricerca che l’utente ha effettuato, e l’autorità del soggetto che ha messo online il materiale. Google valuta l’autorità con i link e le menzioni, come se si innescasse un rapporto di fiducia tra il sito e il motore di ricerca.
Remarketing: convertire l’altro 98%
Altra interessante pratica digital è il Remarketing o Retargeting, che prevede l’utilizzo di banner pubblicitari che vengono montati a chi ha già visitato il tuo sito tramite il sistema dei cookie, utilizzando un semplice linguaggio JavaScript per seguire il pubblico su tutto il web. Questa forma di marketing comportamentale aiuta a mantenere il tuo marchio visibile agli utenti anche quando essi hanno lasciato il tuo sito web. Per la maggior parte dei siti, solo il 2% del traffico converte alla prima visita: proprio per questo motivo, il Remarketing aiuta le aziende a raggiungere il 98% degli utenti che non hanno effettuato l’azione desiderata.
Non solo online
Altre differenze sostanziali rispetto al Social Media Marketing è che il Digital Marketing va oltre Internet e può comprendere anche i canali offline di telefonia mobile, mentre il raggio d’azione del Social Media Marketing è sempre e comunque il web. I social media, infine, sono fortemente associati a una strategia di contenuti la maggior parte di tipo organico (non a pagamento), mentre è del tutto impensabile pensare ad una strategia di marketing digitale che non includa anche la pubblicità a pagamento. A questo punto un bravo e visionario imprenditore dovrà ponderare bene le proprie risorse e valutare al meglio su quale strategia investire: ovviamente molto dipende dal tipo di marca, prodotto, servizio che si intende promuovere.
In cosa consiste il Digital Advertising?
Infine non è da trascurare il significato di Digital Advertising, intesa come ogni azione pubblicitaria veicolata attraverso canali di comunicazione digitale. In altre parole, il Digital Advertising comprende tutte le attività di pubblicità realizzate sul web, includendo trasversalmente il Display Advertising (banner sui portali, siti news editoriali, siti verticali, social network blog), il Search Advertising (pubblicità sui motori di ricerca), ed il Social Media Advertising (contenuti sponsorizzati sui social media.) Alcuni includono in questo campo anche il Direct Email Marketing e tutte le attività di lead generation e i programmi di affiliazione. In conclusione, la domanda da porre agli esperti di settore potrebbe essere: è sempre utile includere una strategia di Digital Advertising all’interno di una strategia di marketing sul web? La risposta è più semplice di quello che si pensi: dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. Come sempre.
Antonio Di Raffaele
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