L’influencer marketing è una nuova forma di marketing basata sul rapporto tra le persone. I soggetti sono l’influencer e il consumatore: prima di acquistare il prodotto, il consumatore è proiettato nello stile di vita e nell’utilizzo che ne fa il soggetto influente. Lo storytelling che si crea intorno a quel prodotto, vende. I canali di comunicazione principali sono i social network e tutti i contenuti da loro pubblicati, quali foto, Instagram Stories, video. Può essere definito il moderno passaparola. L’industria del marketing di influenza è cresciuta molto velocemente negli ultimi anni e adesso il suo valore stimato a livello mondiale è di 1,07 miliardi di dollari. In modo fluido, le aziende possono usufruire di un influencer per farsi conoscere o vendere prodotti, aumentare i follower e accaparrarsi nuove nicchie di mercato.
Le tipologie di influencer
Studi sociologici hanno dimostrato che i grandi comunicatori/oratori che parlano alle masse, hanno bisogno di grandi platee. I grandi della storia, politici e leader, hanno utilizzato le piazze, gli influencer utilizzano i social. Ma gli influencer sono tutti uguali? Vediamo quali sono le diverse tipologie.
– Macro influencer: i più noti sono le web star, utenti che stanno facendo la loro fortuna tramite video su Youtube, post su Instagram o blog di un determinato argomento. Hanno molti followers e le aziende li scelgono per questo.
– Micro influencer: a differenza dei grandi numeri in termini di like e interazioni dei macro, sono persone che si distinguono dalle altre per la loro abilità di emergere online grazie a contenuti accattivanti e autorevoli per la loro nicchia. Hanno un pubblico che si aggira tra le 5mila e le 10mila persone.
– Nano influencer: utenti con un numero di followers variabile tra i 1000 (ma anche meno) e i 10mila. L’ultima frontiera dell’influencer marketing a cui ricorrono le aziende.
– Ambassador: sono i “portavoce della marca”. Si tratta di professionisti molto ben informati riguardo alla marca che rappresentano, che ricoprono una posizione centrale all’interno di una rete sociale di fondamentale importanza per lo sviluppo del brand. Si avvalgono di strumenti di comunicazione sia online che offline.
Che cos’è l’effetto alone?
L’effetto alone è un fenomeno di distorsione cognitiva tra i più comuni nell’ambito della psicologia, tanto che lo possiamo osservare con una certa frequenza nella vita di tutti i giorni. Consiste nel generalizzare una sola caratteristica o qualità di un oggetto o di una persona, ovvero, estendere il giudizio positivo relativo ad una caratteristica a tutto ciò che riguarda l’oggetto o la persona in questione. Ad esempio, se una persona è molto bella ed attraente, tendiamo ad attribuirle tutta una serie di caratteristiche positive senza verificare se le possiede o meno. La vediamo intelligente, sensuale, graziosa, etc. Se, invece, qualcuno ci sembra brutto, possiamo pensare che sia una persona noiosa e poco socievole. Il marketing punta sul migliorare l’aspetto, il messaggio e il packaging di un prodotto per renderlo bello. L’influencer marketing punta sull’aspetto del soggetto e sul suo stile di vita, così da influenzare le persone che tendono ad influenzarlo.
Instagram: il mezzo dei mezzi
Instagram nasce nel 2010 e due anni dopo viene acquistato da Facebook. Nella sua giovane vita, questo social si è affermato tantissimo e gli utenti hanno creato una sorta di comunità. Il target principale è quello dei millenials. Sono state apportate varie modifiche: siamo passati dalle stories alle IGTV. Molti brand scelgono di sponsorizzare su Instagram e si affidano a personaggi influenti per pubblicare contenuti brandizzati. Sul contenuto pubblicato dal soggetto uscirà automaticamente “sponsorizzato da…“. Attraverso le stories si può creare un vero e proprio storytelling: si racconta una campagna pubblicitaria, un viaggio, un concerto. Attraverso i contenuti pubblicati, gli influencer devono creare la propria community. Essa deve essere fidelizzata e consolidata nel tempo: i brand, quindi, devono studiare questo rapporto e capire qual’è per loro il miglior soggetto da scegliere.
Barbara Petrano
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La sociologia mi ha insegnato a pensare, la scrittura mi aiuta ad esprimere le mie idee. Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e sono appassionata di digital marketing.