Ferdinand Tonnies nasce il 26 luglio 1855 a Oldenswort, in Germania. È stato uno dei fondatori e primo presidente della Società tedesca di sociologia, fondata nel 1909 e al cui interno confluivano le tre principali scuole tedesche di sociologia: la Scuola di Colonia, la Scuola di Lipsia e la Scuola di Francoforte. La riflessione di Tonnies si presenta come un’indagine sui limiti del moderno contrattualismo e della soggettività ad esso strettamente correlata. Il suo lavoro più noto è Comunità e società (Gemeinschaft und Gesellschaft – 1878), in cui il sociologo tedesco tenta un superamento delle due fondamentali teorie sulla società, quella storico-organicistica e quella contrattualista, introducendo la famosa tipologia comunità-società quale strumento fondamentale per la comprensione del cambiamento sociale.
Comunità e società
Ferdinand Tonnies individua così due forme diverse di organizzazione sociale: la comunità (Gemeinschaft) e la società (Gesellschaft). La comunità è un rapporto reciproco sentito dai partecipanti, fondato su di una convivenza durevole, intima ed esclusiva. Per Tonnies, la comunità è organica, le cui forme embrionali emergono in seno alla famiglia nei rapporti tra madre e figlio, tra moglie e marito, tra fratelli, per estendersi poi ai rapporti di vicinato e di amicizia. Tali rapporti sono improntati a intimità, riconoscenza, condivisione di linguaggi, significati, abitudini, spazi, ricordi ed esperienze comuni. I vincoli di sangue (famiglia e parentela), di luogo (vicinato) e di spirito (amicizia) costituiscono delle totalità organiche – le comunità appunto – in cui gli uomini si sentono uniti in modo permanente da fattori che li rendono simili gli uni agli altri e al cui interno le disuguaglianze possono svilupparsi solo entro certi limiti. Nulla di tutto ciò avviene nell’ambito della società.
Nella società, gli individui vivono per conto loro, separati, in un rapporto di tensione con gli altri e ogni tentativo di entrare nella loro sfera privata viene percepito come un atto ostile di intrusione. Il rapporto societario tipico è il rapporto di scambio: nello scambio i contraenti non sono mai disposti a dare qualcosa di più rispetto a quel che ricevono; anzi, lo scambio avviene proprio perché ognuno ritiene di ricevere qualcosa che ha un valore maggiore di quello che cede, altrimenti non entrerebbe neppure nel rapporto. Venditori e compratori sono in rapporto di reciproca competizione, giacché i primi cercano di vendere al prezzo più alto possibile, mentre i secondi cercano di acquistare al prezzo più basso possibile. Il guadagno dell’uno è la perdita dell’altro. Il rapporto di scambio, poi, non mette in relazione individui nella loro totalità, ma soltanto le loro prestazioni; chi vende non è interessato al compratore come individuo, né all’impiego che questi farà del bene scambiato, ma solo alla sua capacità di pagare il prezzo stabilito.
Il pensiero di Ferdinand Tonnies
La comunità per Tonnies deve quindi essere intesa come un organismo vivente, mentre la società come un aggregato e prodotto meccanico. La forma comunitaria, fondata sul sentimento di appartenenza e sulla partecipazione spontanea, predomina in epoca pre-industriale, mentre la forma societaria, basata sulla razionalità e sullo scambio, domina nella moderna società industriale. È importante osservare che nella sua costruzione i concetti di comunità e società non sono separabili, dal momento che sono costruiti per opposizione, come elementi di un unico schema interpretativo. Le definizioni e la teoria di Tonnies sono state influenzate dal pensiero di filosofi, giuristi, storici – contemporanei e precedenti – ai quali rivolgevano l’attenzione i fondatori della sociologia. Lo stesso Tonnies ricorda in modo particolare Marx, senza peraltro citarne esplicitamente i lavori più vicini alla problematica della comunità, vale a dire gli studi sulle società precapitalistiche. In conclusione, fu notevole la sua influenza nell’ambito della sociologia tedesca. Ferdinand Tonnies muore a Kiel il 9 aprile 1936, all’età di 80 anni.
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