Adesso, a poco a poco, potevo iniziare a gioire dei giochi di colori e di forme senza precedenti, che instancabili si rivelavano ai miei occhi chiusi. Caleidoscopiche, fantastiche immagini si agitavano dentro di me, si alternavano, variopinte, si aprivano e si richiudevano in cerchi e spirali, esplodendo in zampilli colorati. Poi si riorganizzavano, si incrociavano, in continuo mutamento. Era straordinario il modo in cui ogni percezione acustica, come il rumore della maniglia di una porta o di un’auto di passaggio, si trasformasse in impressioni ottiche. Ogni suono creava una figura vivacemente cangiante, con i suoi colori e le sue forme compatibili“. Con queste parole Albert Hofmann descrisse pieno di orgoglio gli effetti di quello che fu il suo primo trip sperimentale. Era il 1943 e l’LSD aveva appena aperto al mondo “Le porte della percezione”.

Una scoperta del tutto casuale

19 aprile 1943, il Bicycle Day
19 aprile 1943, il Bicycle Day

Erano passati 5 lunghi anni di studi fallimentari sui principi attivi dell’ergot, un fungo parassita della segale, quando Hofmann capì finalmente per puro caso che una variante particolare di sintesi poteva generare degli effetti straordinari. Il 16 aprile del 1943, durante un esperimento nei laboratori del gruppo farmaceutico Sandoz di Basilea, una goccia di dietilamide-25 dell’acido lisergico cadde infatti sulla sua mano, provocando da subito delle “impressioni bizzarre“. Albert allora interruppe immediatamente il suo lavoro e decise di tornare a casa per lasciarsi andare all’immaginazione. Sempre più vicino al risultato tanto atteso, tre giorni dopo Hofmann pensò allora di assumere l’acido lisergico a piccole dosi, per studiarne gli effetti a scopo scientifico. Il primo “viaggio” avvenne così in sella alla sua bicicletta in preda ad allucinazioni e a visioni poi raccolte in un saggio postumo intitolato “LSD – Il mio bambino difficile“. Insomma il 19 aprile, ribattezzato poi Bicycle Day, Hofmann aveva scoperto l’LSD-25, la sostanza che avrebbe decretato l’inizio della Rivoluzione Psichedelica, diventando imprescindibile nella cultura hippie.

Albert Hofmann, il padre dell'LSD
Albert Hofmann, il padre dell’LSD

Orgoglioso di quella scoperta, Hofmann cominciò a diffondere l’LSD tra numerosi intellettuali di fiducia, ma ben presto dovette fare i conti con la CIA e il KGB, in cerca di nuovi strumenti utili a combattere la Guerra Fredda. La Divisione guerra chimica dell’Esercito degli Stati Uniti d’America, convinta di avere fra le mani un’arma invalidante, contattò infatti il padre dell’acido lisergico chiedendogli di collaborare ma questi rifiutò ogni proposta. Naturalmente nessuna potenza si fermò e la produzione di LSD cominciò piano piano a diffondersi negli USA e nei Paesi Comunisti, diventando strumento di sperimentazione medica ma allo stesso tempo uno stimolante per molti artisti.

È nata una nuova religione

Timothy Leary, il profeta dell'LSD
Timothy Leary, il profeta dell’LSD

Nel 1960 uno psicologo dell’Università di Harvard di nome Timothy Leary aveva dato il via ad una serie di sperimentazioni psichedeliche, convinto di poter ottenere effetti spiritualmente illuminanti in grado di risolvere problemi quali l’alcolismo e la criminalità recidiva. Fu così che, nel corso di una vacanza in Messico, Leary fece il possibile per partecipare ad un rituale religioso dei nativi americani con l’obiettivo di provare alcuni funghi allucinogeni: quell’episodio lo segnò profondamente al punto da cambiargli la vita e dichiarare successivamente di aver compreso “più cose sulla mente umana durante quell’esperienza di tre ore che nei precedenti vent’anni“. Dunque, una volta tornato negli Stati Uniti, non poté esimersi dal provare l’LSD continuando la sua ricerca insieme ad alcuni suoi studenti. Eccitato dagli effetti sorprendenti, Leary non seppe trattenersi e venne quindi cacciato dall’Università, diventando per Nixon l’uomo più pericoloso degli Stati Uniti. Ma nulla poteva ormai fermarlo, tant’è che decise di trasferirsi in una villa di New York chiamata Millbrook per continuare a sperimentare, tramutandosi nel guru di una nuova religione, basata sul sacramento chimico. Il profeta dell’acido aveva solo bisogno di un’invocazione, ma non ci volle molto tempo perché conquistasse i giovani hippie con quello che sarebbe poi diventato il vero e proprio motto della controcultura: turn on, tune in, drop out! (Accenditi, sintonizzati, esci dal sistema!).

Gli Acid test e il primo Further on the road

Furthur bus del gruppo Merry Pranksters
Furthur bus del gruppo Merry Pranksters

Nel frattempo la CIA aveva promosso una serie di studi sulle sostanze psicoattive e Ken Kesey, aspirante scrittore divenuto poi celebre con Qualcuno volò sul nido del cuculo, si propose volontariamente come cavia. Folgorato dall’acido e divenuto famoso grazie al suo romanzo, Kesey decise allora di traslocare in California dove cominciò ad invitare amici alle sue feste che denominò Acid test. E proprio durante uno di quei party un gruppo di amici chiamato Merry Pranksters si radunò trasformando un vecchio scuola-bus nel cosiddetto Further, un carro coloratissimo denso di simboli della pace, equipaggiato di cassa di registrazione e damigiane di aranciata all’acido lisergico. Era il 1964 e tredici persone partirono per un Acid test on the road. A quel punto l’obiettivo era chiaro: non restava altro che il padre e il profeta dell’LSD finalmente si incontrassero.

Universo subculture

1) Subculture e nuove tribù: l’esigenza di distinguersi
2) Teddy Boys: tra voglia di distinguersi e violenza
3) I rave party: quando la musica diventa estasi
4) Rockers: live fast, die young
5) Gli Emo: una subcultura dall’etimologia confusa
6) I Gabber: una subcultura tra rave e stadi
7) I Mods: la generazione che sperò di morire prima di invecchiare
8) Cosplay: una subcultura tra ribalta e retroscena
9) Gli hippie: una generazione senza tempo

Alice Porracchio

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