Formulata da Robert Merton che, riprendendo e riadattando un concetto di Durkheim, sostenne che la devianza è provocata dalle situazioni di anomia, cioè dalla mancanza delle norme sociali, che a loro volta nascono da un contrasto fra la struttura culturale e quella sociale. La prima definisce le mete verso le quali tendere e i mezzi con i quali raggiungerle. La seconda, invece, consiste nella distribuzione effettiva delle opportunità necessarie per arrivare a tali mete con quei mezzi. Per adattarsi ai valori culturali proposti nella situazione prodotta dal contrasto fra le mete e i mezzi per raggiungerle, gli individui possono scegliere fra cinque diverse forme di comportamento.
CONFORMITÀ: consiste nell’accettazione sia delle mete culturali che dei mezzi previsti per raggiungerle.
INNOVAZIONE: la strada scelta da coloro che rubano, imbrogliano o ingannano gli altri, cioè da chi aderisce alle mete, ma rifiuta i mezzi prescritti.
RITUALISMO: modo di adattamento di chi abbandona le mete ma resta attaccato alle norme sui mezzi. Tipico di chi dice “io vado sul sicuro”, “mi accontento di quello che ho”.
RINUNCIA: chi rinuncia, appunto, sia ai fini che ai mezzi. Forma di adattamento tipica dei mendicanti, dei tossicodipendenti.
RIBELLIONE: consiste nel rifiuto sia delle mete che dei mezzi e della loro sostituzione con altre mete e altri mezzi.
A parte la conformità, tutti gli altri quattro comportamenti sono devianti.