Sappiamo che la sociologia è una tra le discipline accademiche più recenti al mondo. Ma quali sono i libri di sociologia migliori ad oggi? Come spesso accade, la redazione di sociologicamente.it torna con i suoi #consiglidilettura, una lista di testi da prendere in considerazione. Per esperienza di chi vi scrive, oltre i manuali, ottimi per approcciarsi alla disciplina, importanti sono alcuni testi degli “autori classici”. Vediamone alcuni.
I migliori libri di sociologia: gli autori
Tanti autori e altrettanti numerosi e diversi modi di approcciare la disciplina. Eppure ci sono testi di cui non si può fare a meno, sia per conoscenza personale sia per l’utilità per la riflessione e la ricerca.
Durkheim: le regole del metodo sociologico
Il primo libro della lista è un testo molto interessante e ricco di stimoli. Di Durkheim le regole del metodo sociologico. Questo è il primo quadro interpretativo della sociologia moderna intesa come scienze delle istituzioni sociali. Contro ogni schematizzazione semplificatoria e ogni ingenua idea di progresso, le pagine del grande sociologo francese rappresentano un invito all’analisi disincantata dei processi reali, dei tipi di organizzazione sociale, degli istituti che regolano la convivenza.
Dopo oltre cento anni dalla prima pubblicazione, l’opera di Durkheim costituisce, per la novità dell’approccio e il rigore dell’analisi, un punto di riferimento per la scienza sociale attuale. Il testo rimane ad oggi una tappa fondamentale per ogni studioso e/o ricercatore. Fondamentale per ricercare il nesso che lega le istituzioni e i modi di vita ai processi storico-sociali di lungo periodo.
Bauman: la solitudine del cittadino globale
Un testo del mitico Zygmunt Bauman che, insieme a pensare sociologicamente, è purtroppo ancora poco conosciuto: la solitudine del cittadino globale. Per l’autore, negli ultimi vent’anni le politiche neoliberiste hanno portato alla disgregazione del tessuto sociale, privilegiando la libertà dell’individuo a discapito della dimensione collettiva. Tuttavia, questa libertà illusoria, basata sull’assenza di limiti e sull’indifferenza al bene comune, è in realtà sottomessa ai modelli e ai consumi imposti dal mercato. Ciò ha portato all’aumento dell’impotenza collettiva e alla paralisi della politica, che è diventata sempre più locale e insignificante.
Secondo Bauman, questo ha causato la tormentosa sfiducia esistenziale che caratterizza l’uomo dell’Occidente, il suo senso di solitudine e precarietà. La politica deve ritrovare la sua dimensione e ridare il giusto spazio alla collettività. Bauman individua con la solitudine del cittadino globale questo spazio nell’antica agorà, luogo privato e pubblico allo stesso tempo. Qui l’uomo occidentale potrà tornare a interrogarsi e le sofferenze private potranno essere finalmente pensate e vissute come problemi condivisi, comuni e politici.
Baudrillard: lo scambio simbolico e la morte
Un altro bel libro da annoverare tra “i migliori libri di sociologia” è di Jean Baudrillard, lo scambio simbolico e la morte. Secondo Baudrillard, il valore di scambio simbolico rappresenta la fine dell’economia poiché l’oggetto concreto dello scambio viene dissolto. Questo porta alla fine del marxismo. Baudrillard sposta la nozione di iperrealismo sul piano economico-sociale, facendo scomparire le opposizioni tra verità e inganno, vita quotidiana e spettacolo.
Il reale e la propria immagine si assomigliano perfettamente e diventano una cosa sola. Questo concetto è collegato al simulacro. Se ciò che appare non ha più alcun riferimento alla realtà, ridotta ormai a un rimando di segni, è il simulacro stesso a prendere consistenza e anche valore positivo. Secondo Baudrillard, la morte è una sfida radicale cui il sistema non può rispondere, ma al tempo stesso è un atto iperreale che partecipa fino in fondo alla comunicazione spettacolare di massa.
I migliori libri di sociologia: i manuali
In un marasma di libri per approcciarsi alla disciplina fare la scelta giusta è ardua. Ogni testo ha un approccio diverso e i lettori preferiscono uno stile piuttosto che un altro. Proviamo allora ad accontentare un po’ tutti, proponendo alcuni testi utili di sociologia generale.
Santambrogio: introduzione alla sociologia
Il primo dei migliori libri di sociologia tra i manuali che consigliamo è di Ambrogio Santambrogio, Introduzione alla sociologia. Le teorie, i concetti, gli autori.
Alla base di questo libro ci sono alcune idee di fondo. La prima è che la sociologia è una disciplina storica. Lo è in un duplice senso: ha un’origine storica, che ovviamente segna i suoi metodi e i suoi contenuti; il suo oggetto di studio sono fatti storici – le azioni degli uomini in società – che devono essere interpretati. In questa prospettiva, si può dire che la sociologia è ciò che hanno fatto – e tuttora fanno – i sociologi: per questo motivo, nel libro si è utilizzato un percorso basato sulla presentazione di singoli autori o scuole di pensiero e non un approccio de-storicizzato per concetti. La seconda mette in luce lo stretto legame storico e concettuale che esiste tra sociologia e mondo moderno in tre distinte fasi: l’avvento della modernità (sino alla fine della prima guerra mondiale); la modernità compiuta (sino al 1989); la modernità globalizzata (i nostri giorni).
La terza idea si riferisce al fatto che la sociologia è una scienza sociale e deve essere compresa senza essere separata nettamente dalle altre discipline – come il diritto, la storia, l’antropologia, la scienza politica, la psicologia, l’economia – con cui condivide, nella sostanza, un unitario progetto scientifico. Il volume è composto di quattro parti: la prima fornisce una presentazione di cosa è la sociologia, discutendo, in particolare, i concetti di società e individuo. La seconda e terza parte presentano gli autori e gli approcci che hanno fatto, e fanno, la sociologia e le relative correnti, come il funzionalismo, lo strutturalismo, la teoria critica, ecc. Infine, la quarta presenta i problemi che la sociologia deve affrontare in un’epoca di globalizzazione.
Maddaloni: il mondo contemporaneo
Un altro bel manuale è quello di Domenico Maddaloni, il mondo contemporaneo, un lessico sociologico.
Lo scopo di questo volume è fornire qualche risposta ad una domanda che perseguita gli studiosi di queste discipline: a cosa servono le scienze sociali? Ricercatori e studiosi sono spesso accusati di seguire percorsi troppo simili alla filosofia negli intenti teorici, e dunque sterili in termini di ricadute pratiche; o, al contrario, di dedicarsi ad indagini dal respiro corto, incapaci di produrre conoscenze di ordine generale.
I saggi raccolti nel volume presentano i risultati di riflessioni e ricerche condotte nel campo delle scienze sociali a proposito di fenomeni caratteristici del mondo di oggi e che si impongono all’attenzione dell’opinione pubblica. Dalla condizione giovanile alla religione, dalla globalizzazione al tempo libero, dalle diseguaglianze al rischio, dall’Europa alle migrazioni, i capitoli del volume delineano, a partire da una pluralità di prospettive teoriche e metodologiche, un possibile lessico sociologico del mondo contemporaneo: una serie di “finestre” che soltanto le scienze sociali sembrano in grado di aprire sulla società contemporanea, sui mutamenti che la attraversano, sui problemi che la travagliano.
Per contribuire ad una comprensione del mondo sociale che vada oltre il senso comune. E dunque ad alimentare, nella sfera pubblica, un dibattito meno esposto a tentativi di distorsione e di manipolazione, da cui possano nascere pratiche sociali e politiche di emancipazione, di empowerment, di autorealizzazione.
Tra i migliori libri di sociologia: Cerulo e Crespi, il pensiero sociologico
L’ultimo testo che vi consigliamo è un testo scritto a quattro mani da Franco Crespi e Massimo Cerulo, il pensiero sociologico. Il testo parte con alcune domande: quali elaborazioni teoriche hanno fornito un contributo insostituibile allo sviluppo della sociologia come disciplina scientifica? Su quali fondamenti concettuali si è costituito il sapere specificamente sociologico?
In questo volume vengono presentati e discussi criticamente i modelli teorici paradigmatici per l’analisi della realtà sociale. Influenzata dal positivismo di Comte da una parte e dal materialismo storico di Marx dall’altra, la teoria sociologica trova in Durkheim, Weber, Simmel e Pareto i propri classici, a cui è dedicata la prima parte del libro. Nella seconda sono illustrati i modelli contemporanei, dalla teoria funzionalista allo strutturalismo e all’interazionismo simbolico, dalla sociologia fenomenologica alle teorie dell’azione sociale e dei sistemi sociali, per concludere con i principali interpreti della società degli anni Duemila: fra gli altri, Beck, Bauman, Honneth e Rosa.

Hr specialist, orientatore e giornalista pubblicista laureato in Sociologia con lode. Redattore capo di Sociologicamente.it.
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