Arriva Dicembre ed ecco che inizia la corsa ai regali, e quale migliore occasione per regalare libri di Sociologia per Natale?. Chi ha la possibilità di rilassarsi durante queste feste non può non pensare di regalare (o farsi regalare) un bel libro. Molti hanno l’abitudine di rispolverare qualche testo messo lì in libreria chissà quando, in attesa del momento propizio per iniziarlo. Alle volte si arriva impreparati a questo momento, ragion per cui ritornano i #consiglidilettura, una breve una lista di testi da prendere in considerazione in attesa del nuovo anno.
Madri d’Oriente fra tradizione e dissenso
Il primo testo che proponiamo è un libro a Cavallo tra Sociologia e Antropologia. Madri d’Oriente fra tradizione e dissenso, a cura di M. Ferrara e L. Karami ed edito da Jouvence. Nel testo si affronta la questione della maternità, secondo le diverse tradizioni religiose dell’Oriente islamico e del Continente asiatico. Questo tema ha fatto confluire in questo libro il risultato della collaborazione di diverse studiose di letteratura, diritto, antropologia e storia delle religioni. Dalla letteratura araba a quella persiana, con un’incursione nella giurisprudenza islamica e i suoi sviluppi di fronte alle sfide della contemporaneità sulle nuove tecniche di riproduzione, lo sguardo gettato sull’Oriente islamico comprende anche un’indagine sociologica in Marocco e l‘analisi del mito di Eva attraverso la disamina dei diari di pellegrinaggio.
Il volume propone un incrocio di sguardi sull’Asia meridionale e orientale, con un’attenzione particolare alle fonti di riferimento della tradizione hindu e buddhista e al loro impatto sulla contemporaneità, nonché l’analisi delle tradizioni religiose attraverso la lente della psicanalisi e le forme di espressione collettiva, come la memoria e la narrazione mitica.
Lavoro: la grande trasformazione
Il secondo libro che consigliamo è un testo curato da E. Mingione ed edito da Feltrinelli, Lavoro: la grande trasformazione. L’impatto sociale del cambiamento del lavoro tra evoluzioni storiche e prospettive globali. Nel testo si sottolinea l’importanza del discorso relativo la trasformazione del lavoro che è oggi al centro dell’attenzione di politici, studiosi, cittadini e mass-media. Si discute soprattutto sulla possibilità che i processi di innovazione tecnologica legati alla robotica e all’Intelligenza Artificiale possano cancellare, nei prossimi decenni, milioni di posti di lavoro. Il vero spettro con cui confrontarsi, tuttavia, non è la disoccupazione di massa, ma l’aumento dell’eterogeneità e dell’instabilità dei nuovi lavori. Oltre a ciò si aggiunge la diffusione di impieghi precari, poco retribuiti che non permettono condizioni di vita accettabili e il pieno accesso al welfare.
Dinamiche che nel lungo periodo potrebbero minacciare la tenuta del patto sociale. Soprattutto in un contesto in cui gli effetti di discriminazione, diseguaglianza e polarizzazione non sono compensati dal ripensamento dei sistemi di protezione sociale e da politiche efficaci in termini di redistribuzione di risorse, di professionalizzazione del lavoro e di formazione continua. Questo testo prende in esame il cambiamento del lavoro tratteggiandone le evoluzioni storiche attraverso le quattro rivoluzioni tecnologiche. Inquadra le ricadute locali e settoriali sullo sfondo globale della finanziarizzazione e delle catene del valore. Una riflessione aggiornata e multidisciplinare, con alcune considerazioni preliminari sull’impatto recente della pandemia, sulle conseguenze di una lunga stagione caratterizzata da politiche neoliberali di austerità, ma anche sulla capacità di mobilitazione e di resilienza espressa dai lavoratori per orientare in direzioni socialmente più sostenibili il cambiamento del lavoro.
Saggi su Walter Benjamin
Altro testo interessante è una lettura di un grande autore, Walter Benjamin. Edito da Ombre corte, scritto da Michael Löwy e tradotto da G. Morosato, La rivoluzione è il freno di emergenza. Saggi su Walter Benjamin. Per l’autore la scoperta dell’opera di Benjamin è stata un’emozione che ha scosso molte delle sue convinzioni e la cui onda d’urto si è percepita per più di quarant’anni in tutte le sue ricerche sulle forme eterodosse del marxismo in Europa o in America Latina.
Alla visione di una rivoluzione come “locomotiva della storia” che viaggia inesorabilmente nella direzione del progresso, descritta da Marx in La lotta di classe in Francia, Benjamin propone una versione della rivoluzione come “freno di emergenza”. Egli annunciava precocemente una critica del progresso e della crescita, che più tardi si svilupperà nel pensiero critico e nell’ecologia radicale.
I saggi qui raccolti si concentrano sulla dimensione rivoluzionaria del lavoro di Benjamin, in cui si intrecciano e si confondono un approccio ispirato a un materialismo storico, evidentemente non ortodosso, e un messianesmo ebraico, ripensato alla luce della sua “amicizia stellare” con il suo complice Gershom Scholem. Diversamente da molti lavori su Benjamin, Löwy insiste sulla dimensione sovversiva, rivoluzionaria e persino insurrezionale del suo pensiero. Ed è questa dimensione che fa del filosofo tedesco un personaggio singolare, se non unico, nel firmamento culturale del XX secolo.
Umano, Inumano, Postumano
Infine, l’ultimo libro che consigliamo è di Marco Revelli edito da Einaudi, Umano Inumano Postumano. Le sfide del presente. Per l’autore il concetto di Umanità è antico e attraversa la storia dell’Occidente. Ma nel Novecento esso subisce una brusca torsione, per effetto del superamento di una doppia soglia: quella che separa Umano e Inumano, da una parte. E quella che divide Umano e Postumano, dall’altra.
Due fratture che si sono consumate in rapida successione. Con Auschwitz si rompe la soglia tra Umano e Inumano. La Disumanità come In-umanità diventa la trama del nostro presente, nel momento in cui, per esempio, si chiudono i porti all’arrivo dei migranti, decidendo di non salvare altri esseri umani. Il superamento della seconda soglia è quella tra Umano e Postumano, laddove la tecnologia è costruita a somiglianza dell’essere umano, assumendo aspetti a volte salvifici, a volte inquietanti.
Letture consigliate in questo articolo:
Hr specialist, orientatore, docente e giornalista pubblicista laureato in Sociologia con lode. Redattore capo di Sociologicamente.it.
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