Il socialismo del XXI secolo e la rottura di una società
Avrete sicuramente sentito parlare di Hugo Chavez, presidente del Venezuela dal febbraio 1999 all’aprile 2013 e conosciuto in tutto il mondo per la leadership carismatica e la sua idea di socialismo del XXI secolo. Ma sappiamo realmente quale sia stata la sua eredità in un Paese come il Venezuela, conosciuto per essere uno dei principali esportatori di petrolio al mondo?
Il presidente Chavez è stato un grande leader carismatico e populista; il linguaggio da lui utilizzato all’inizio della sua carriera politica, nel lontano 1996, ha fatto breccia nel cuore e nella mente di più della metà del Paese sudamericano. Questo perchè Chavez ha saputo commuovere e arrivare ad ogni singolo venezuelano con la sua idea di socialismo e con la promessa di un futuro migliore per la nazione. Ma quali sono state le conseguenze di un populismo così forte e di un linguaggio politico così potente?

Sono tante le definizioni del concetto di populismo ma quella a cui vogliamo fare riferimento è quella dell’analista e politico spagnolo Florentino Portero, utilizzata durante il suo discorso all’assemblea “Cumbre Iberoamericana” del 2014”. “Il populismo è la scorciatoia con cui giochiamo con gli ideali, i sentimenti e le passioni delle persone, lasciando da parte la ragione. Un buon leader – continua Portero – approfitta dei vantaggi di una circostanza più o meno critica, di una situazione di necessità per promettere ciò che è impossibile, violentando così la democrazia”. Il populismo si dice democratico per il suo stare molto più vicino alle persone rispetto ad una democrazia qualunque, ma la verità alla base di tutto è che il populismo crea bisogni giocando con le necessita di un popolo intero, imponendo così una vera e propria dittatura.
”Siamo impegnati a dirigere la rivoluzione bolivariana verso il socialismo e contribuire al percorso del socialismo. Un socialismo del XXI secolo basato sulla solidarietà, la fraternità, l’amore, la libertà e l’uguaglianza”.
Queste furono le parole di Chavez in un discorso del 2006; questa era l’idea di socialismo del leader venezuelano. La domanda a questo punto sorge spontanea: se i presupposti erano questi, come è possibile che un paese così ricco economicamente e culturalmente come il Venezuela si trovi oggi nella rovina? L’idea di socialismo di Chavez era davvero allettante, ma la sua voglia di aiutare e sostenere i meno abbienti si è trasformata in un boomerang che non ha fatto altro che moltiplicare in maniera esponenziale le persone bisognose. Impoverendo un Paese non solo economicamente ma anche e soprattutto mentalmente.
La società venezuelana è cambiata radicalmente negli ultimi anni; il socialismo di Chavez non è riuscito a costruire una società senza classi e a favorire i bisogni dei suoi abitanti. Oggi come oggi il Venezuela è un Paese dove mancano totalmente alcune delle libertà imprescindibili per gli ordinamenti democratici, come la libertà di opinione o la libertà di pensiero. “Patria, socialismo o muerte”: è stato per anni lo slogan utilizzato da Chavez ma nonostante il ‘Comandante” sia morto da due anni le cose non sembrano cambiate. O sei con il socialismo o sei fuori.

Ci troviamo di fronte ad una situazione al limite del surreale: un Paese con la sanità pubblica ma senza medici, perché sono mal pagati, e senza attrezzature per curare le persone; un Paese con farmacie pubbliche ma senza medicine; e soprattutto un Paese con supermercati vuoti perché le aziende alimentari nazionalizzate non sono state sostenute dal governo e quelle private sono costantemente bombardate dallo stesso governo impedendo la loro produttività. Dopo quindici anni di rivoluzione i prodotti basici sono scarsi, i supermercati sono vuoti ma le file fuori di essi sono interminabili. Un venezuelano medio spende almeno otto ore al giorno del suo tempo in fila fuori ad un supermercato, aspettando l’arrivo di qualche prodotto alimentare.
Se il socialismo di Chavez è fondato sulla democrazia come mai il Venezuela sembra un Paese con una vera e propria dittatura? Se il socialismo di Chavez è fondato sulla libertà come mai è totalmente assente la libertà di pensiero? Che fine hanno fatto l‘uguaglianza e la voglia di progresso di cui parlava Chavez? In tema di domande ecco quella da un milione di dollari: il socialismo come modello di Paese è davvero efficace o è semplicemente un ideale utilizzato dai leader per promettere ciò che sembra impossibile, puntando sull’idea di affamare un popolo per continuare a governare?
Sasha Sanchez
In questo video troverete alcuni esempi della situazione in Venezuela.