Si terrà, dal 20 al 22 giugno, presso il Palacongressi di Rimini, il Web Marketing Festival, la più importante rassegna nazionale sull’innovazione sociale e digitale di cui, da quest’anno, Sociologicamente è media supporter. Oltre 55 sale formative, 500 espositori e partner, 500 speaker e ospiti: ne parliamo con Cosmano Lombardo, CEO di Search On Media Group e ideatore dell’intero progetto.
Nel video di presentazione del Web Marketing Festival, definisci lo stesso come “uno strumento al servizio della società“: potresti spiegarci meglio?
“In Italia è piuttosto difficile far incontrare domanda ed offerta di lavoro. Con l’obiettivo di colmare tale divario, il Festival propone un’offerta formativa di qualità, immediatamente fruibile ed al passo con i tempi. Il tutto a prezzi indubbiamente accessibili. Formazione e lavoro costituiscono un binomio indissolubile: infatti, per dodici mesi all’anno, presso le scuole elementari, medie e superiori (come anche le università), svolgiamo delle attività educative, utilizzando parte degli introiti che derivano dal Festival. L’obiettivo è far avvicinare i giovani, qualsiasi sia la loro fascia d’età, alla cultura dell’imprenditorialità. In particolare, per quel che riguarda il tema dell’innovazione digitale, utilizzando format via via sempre più complessi, proponiamo agli studenti di lavorare in squadra, così come faranno in futuro. Naturalmente, di fondamentale importanza è anche la cultura: ci saranno degli spettacoli di puro intrattenimento, durante la tre giorni, in cui degli artisti si esibiranno mettendo a frutto le proprie qualità. Trattiamo questi temi perché abbiamo bisogno delle imprese. Il futuro di qualsiasi nazione è dettato dall’impatto che esse hanno sulla società. Ecco, il nostro lavoro è questo: innovazione sociale e digitale non avrebbero alcun senso nel caso in cui non giocassero un ruolo positivo. Altrimenti viene a decadere il termine stesso di innovazione“.
“La storia del Web Marketing Festival è l’unione di migliaia di storie: le nostre e quelle di tutti coloro che in questi anni ne hanno preso parte“, si può leggere nella pagina della vostra piattaforma dedicata al Manifesto: mi sembra di capire che il valore aggiunto di tutta l’iniziativa sia mettere a frutto le singole competenze di chi vi partecipa, creando una solida rete di contatti. Quindi, è come se il Festival non smettesse mai di svolgere la propria funzione di acceleratore nel sociale…
“Devi immaginare una famiglia composta da persone che lavorano incessantemente per costruire qualcosa di importante, la cui storia è caratterizzata da tanti bei momenti. Arriva il Natale, quindi si sta tutti assieme sotto lo stesso tetto. È un po’ questo il Festival: un momento in cui si fanno degli incontri per dare vita ad attività sostenibili nel lungo periodo per valorizzare la crescita personale e professionale di tutti. La tre giorni, di fatto, è come un’agorà“.
Mi faresti l’esempio di un progetto, nato durante il Festival, che ha riscosso particolare successo?
“Ne ho sono una serie. Nel 2015 ha vinto la Startup Competition il progetto ‘FRIEDZ’. Ad oggi, costituisce un’azienda dai risultati ben noti. Nel 2018 abbiamo lanciato la Startup Competition Young, rivolta agli studenti under 22, per sensibilizzare ed educare i giovani alle nuove forme di imprenditorialità, attraverso idee e progetti di elaborazione propria. Ad arrivare primi sono stati gli studenti dell’Istituto Tecnico Einaudi Ceccherelli di Piombino con il progetto ‘Fitprime’. Adesso è un’azienda a tutti gli effetti. Nel 2016 abbiamo organizzato una campagna di raccolta fondi per supportare la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Domenico Peronace e Remo Baldi hanno scritto una canzone, “A pieno respiro”, eseguita durante il Festival. È dedicata a chiunque abbia dei parenti che soffrono di questa malattia, offrendo loro un messaggio di speranza che continua ad avere la sua importanza ancora oggi. Nello stesso anno, con il Riconoscimento Integrazione Sociale, abbiamo premiato Mimmo Lucano, sindaco attualmente sospeso del Comune di Riace. Attraverso la collaborazione di entrambi i team, si intende favorire la costruzione di una società aperta. Quest’anno verrà infatti trasmesso un documentario, essendo il 20 giugno la Giornata Mondiale del Rifugiato, in cui tratteremo da vicino queste tematiche“.
Il programma del Festival, decisamente ricco di iniziative e progetti, si suddivide in tre macro categorie: Formazione, Mainstage e Workshop: quali sono gli eventi da non perdere assolutamente?
“Ci sono degli eventi formativi dedicati alla robotica e dell’intelligenza artificiale. Sono due incontri che io, personalmente, non perderei per nulla al mondo. Nei Workshop, momenti formativi pratici in cui i partecipanti saranno seguiti da professionisti del settore i quali mostreranno loro come mettere in pratica strategie e progetti di business, di particolare rilevanza è quello dedicato al Design Thinking. Si tratta, ancora una volta, di un incontro dal valore trasversale, poiché rappresenta una corrente di pensiero che può essere utile a tutti. I momenti del Mainstage li seguirei tutti: vi saranno concerti, talk nazionali (dall’aerospace al cambiamento climatico) ed ospiti a sorpresa“.
Giulia Marra
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