Questa è l’epoca delle comunicazioni di massa. Si comunica in maniera simultanea con una pluralità di individui che generalmente possono vivere anche in luoghi molto distanti l’uno dall’altro. Ciò finisce con l’essere amplificato grazie all’avvento dei social network. Facebook, Twitter, Instagram sono diventati ormai strumenti familiari che accompagnano quotidianamente gli individui, finendo per diventare parte integrante di essi. Tuttavia, attraverso le sue diverse fasi, il messaggio subisce una moltitudine di trasformazioni, tali da creare una situazione complessa dove operano una varietà di fattori di condizionamento.

Il settore dell’informazione

L'illusione della scelta
L’illusione della scelta

Ogni giorno accadono nel mondo tutta una serie di eventi. Alcuni sono irrilevanti anche per le stesse persone alle quali accadono; altri invece sono rilevanti solo a queste, e se non si tratta di persone importanti, questi fatti non sono destinati a diventare “notizia”. Si è in presenza di una prima selezione, tra i fatti candidati a diventare notizia ed altri che non arriveranno a questo “status”. Solo alcuni sono degni di essere trasmessi, sulla base di determinati criteri, quali ad esempio essere valutati interessanti per il pubblico. L’accesso ai mezzi di informazione resta un aspetto molto importante ed è evidente che finisce per diventare anche una questione di potere. Chi ha più potere, infatti, ha più accesso. Ma non è l’unica variabile che conta; la popolarità e la visibilità valgono forse di più, trasformando eventi banali in notizie da prima pagina. Inizia successivamente una seconda fase: la confezione del messaggio. Anche in questo caso entra in gioco un processo di selezione. I fatti hanno un’infinità di aspetti ed implicazioni con altri fatti; questi devono essere ricostruiti scegliendo gli aspetti che appaiono più rilevanti. Alla fine di questa fase, il messaggio sarà comunque pronto per essere trasmesso se non interviene qualche censura.

L’influenza dei media

Manipolazione dei media
Manipolazione dei media

Ci si è resi conto che gli effetti delle comunicazioni non variano soltanto a seconda della segmentazione del pubblico lungo le consuete dimensioni socio-demografiche, ma anche a seconda delle reti di relazione nelle quali gli individui sono inseriti. Lo studio sugli effetti dei media riguarda una moltitudine di campi, tra cui ad esempio la politica, ma non solo. La pubblicità senz’altro esercita un’influenza molto importante nelle decisioni di acquisto da parte dei consumatori, altrimenti non si spiegherebbero l’entità degli investimenti da parte delle imprese che producono beni di largo consumo. Se la teoria dell’onnipotenza dei media sui comportamenti si è rivelata un mito, non si può certo dire che i media non facciano altro che riflettere l’esistente senza influenzarlo e modificarlo. Ma i media stessi sono soggetti ad essere influenzati dai meccanismi di potere, con strumenti quali l’agenda setting o la spirale del silenzio.

I nuovi media

Con l’avvento di Internet sono emersi i nuovi media, che stanno dilagando sempre di più grazie ai social network. Tre sono le caratteristiche di questi nuovi media.

  1. La possibilità per l’utente di selezionare le informazioni alle quali si desidera accedere;
  2. La possibilità non solo di ricevere, ma anche di inviare comunicazioni;
  3. La possibilità di combinare sia in entrata sia in uscita vari tipi di messaggi usando insieme le potenzialità dei computer, della televisione, dei tablet e della telefonia cellulare.

Selettività, interattività e multimedialità definiscono i tratti dei nuovi mezzi di comunicazione. A queste si potrebbe aggiungere la virtualità, ovvero la possibilità di creare dei mondi artificiali coi quali entrare in rapporto ed interagire.

La velocità impressionante dei nuovi media, il loro impatto sulla vita quotidiana di miliardi di persone in tutti i campi della propria vita fanno ritenere che ormai si è nel mezzo di una vera e propria rivoluzione tecnologica.

Ferdinando Capicotto

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