Il mondo contemporaneo, in continua evoluzione e interconnessione, richiede una comprensione approfondita dei fenomeni sociali e culturali. È qui che entra in gioco il ruolo cruciale del sociologo. Ma cosa fa esattamente chi consegue una laurea in Sociologia? Questa domanda apre le porte a un ampio spettro di possibilità di carriera, dalle analisi di mercato alla consulenza aziendale, dalla ricerca sociale all’intervento comunitario. Un ventaglio molto ampio di possibilità… che risulta sia croce che delizia per questa tipologia di laurea.

Laurea in Sociologia: storia e preconcetti

La laurea in sociologia è, per certi versi, una laurea che vive un paradosso. Si tratta di un titolo la cui disciplina studia il senso comune e gli stereotipi… e li vive in prima persona. Si tratta di un percorso che rientra nella dicitura sbeffeggiante delle “scienze delle merendine”, un’espressione utilizzata in senso discriminatorio per tutte quelle discipline umanistiche-sociali che nell’immaginario collettivo non risultano avere un’applicazione pratica immediatamente percepibile in termini di profitto e risultati nel brevissimo periodo.

Come è nata questa idea? la storia parte da lontano, ma proviamo a farne una sintesi. Dal punto di vista educativo, soprattutto in Italia, le scienze umane e sociali hanno vissuto un pregiudizio secondo cui solo le classi agiate potevano permettersi di mandare i figli al liceo (qualche decennio fa si parlava di ginnasio). Questo sistema – realizzato in pieno durante la strutturazione della didattica del regime fascista – era classista in ogni aspetto della sua organizzazione, didattica e burocratica. Solo la riflessione avvenuta con la pedagogia critica e i moti del ’68 l’idea di scuola cambiò, aprendo, col tempo, l’accesso all’istruzione pubblica senza barriere a tutte le classi sociali fino all’università.

La laurea in Sociologia è professionalizzante?

L’altra questione che si lega al preconcetto nei riguardi della laurea in sociologia è il suo status di percorso formativo non pienamente professionalizzante. Se si segue il criterio economicista dell’educazione (non si formano persone ma lavoratori potenziali) rintracciare un comune denominatore della disciplina non basta per definire le specificità del titolo di studi. Nonostante i numerosi tentativi di istituzionalizzazione, la mancanza di un paradigma unificante – e di conseguenza di un ordine professionale che possa riconoscersi univocamente – ha contribuito ad alimentare un alone di incertezza intorno alla laurea in sociologia.

Ciò che tuttavia bisognerebbe considerare come fattore primario è il criterio della formazione della persona prima ancora del lavoratore. Il pensiero critico, le capacità di comunicazione e di organizzazione, servono a creare una persona. Come sostengono molti pedagogisti, bisogna acquisire tutte quelle conoscenze e competenze che rendono pienamente cittadini.

Ragionare per competenze e non solo per titoli

Tuttavia, il criterio economicista della formazione si è sedimentato nell’immaginario collettivo. Col tempo, il pregiudizio è rimasto, ma alla prova dei fatti le cose son ben diverse. Sia chiaro, il mercato del lavoro della società contemporanea è estremamente competitivo e ragionare solo per titoli non ha alcun senso per le scienze umane e sociali. Tutti i percorsi di laurea soffrono di una difficile collocazione dei propri studenti… chi più chi meno.

Per uscire in parte da quest’impasse, bisogna ragionare per conoscenze e competenze: cosa ci insegna la sociologia rispetto ad altre discipline? come si innesta nel percorso di crescita personale? e come ci aiuta nell’avere quel quid in più per essere competitivi sul mercato del lavoro? non è semplice. I percorsi sono molto diversificati da università a università. Ragion per cui è necessario un orientamento in ingresso, in itinere e in uscita fatto bene, per tutti coloro che vogliono intraprendere questo percorso.

Cosa studia chi sceglie la laurea in Sociologia?

laurea sociologia

Chi intraprende questo percorso di laurea studia una vasta gamma di fenomeni sociali, culturali ed economici. Attraverso metodi di ricerca qualitativi e quantitativi, analizza le strutture sociali, le interazioni tra individui e gruppi, le disuguaglianze, i processi di cambiamento sociale e molto altro ancora. Studia anche le istituzioni sociali come la famiglia, l’istruzione, il lavoro, la politica e la religione, esaminando le loro dinamiche interne e il loro impatto sulla società nel suo complesso. Data la vastità degli argomenti e delle conoscenze, per Stadera (1985) è necessario parlare di laureati in Sociologia più che di sociologi in quanto non è un mestiere strutturabile con semplicità e uniformità.

laureati in sociologia dunque, possono intraprendere percorsi molto diversi dal punto di vista professionale e avranno difficoltà e vantaggi a seconda del tipo di percorso fatto (inteso come curriculum accademico di tipologia di esami superati). Qui di seguito, una carrellata degli sbocchi professionali disponibili per i laureati in Sociologia, considerando sia le professioni tradizionali che le nuove frontiere emergenti e le possibili integrazioni con master, ulteriori lauree e corsi.

Analista di dati e ricerca di mercato

Un laureato in Sociologia è ben addestrato nell’analisi dei dati e nella comprensione dei comportamenti umani. Queste competenze sono altamente ricercate nel settore della ricerca di mercato e dell’analisi dei dati. Un sociologo può essere coinvolto nella raccolta, nell’analisi e nell’interpretazione dei dati per fornire informazioni preziose alle aziende riguardo alle tendenze di mercato, alle preferenze dei consumatori e ai modelli di comportamento.

Consulente aziendale e organizzativo

Le capacità analitiche e di problem-solving acquisite durante gli studi di Sociologia rendono i laureati idonei per ruoli di consulenza aziendale e organizzativa. Possono essere coinvolti nella gestione del cambiamento, nell’analisi delle dinamiche organizzative, nella gestione dei conflitti e nella progettazione di politiche aziendali orientate al benessere dei dipendenti e alla produttività. In particolare:

  1. Settore delle risorse umane (HR):
    • Gestione del personale: I laureati in Sociologia sono ben preparati per ruoli di gestione del personale, in cui possono essere responsabili della selezione, dell’assunzione e della formazione dei dipendenti.
    • Sviluppo organizzativo: Come già accennato, possono essere coinvolti nel miglioramento delle prestazioni organizzative attraverso programmi di sviluppo dei dipendenti, valutazioni delle prestazioni e pianificazione strategica delle risorse umane.
    • Relazioni industriali e lavoro sindacale: Possono lavorare nella gestione delle relazioni sindacali e dei negoziati contrattuali, garantendo il rispetto delle leggi del lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori.
  2. Comunicazione:
    • Comunicazione aziendale: Possono lavorare nella pianificazione e nell’implementazione delle strategie di comunicazione interne ed esterne per promuovere la reputazione e la cultura aziendale.
    • Comunicazione digitale e social media: Possono gestire le attività di comunicazione online, inclusa la gestione dei social media, la creazione di contenuti digitali e l’analisi delle metriche di engagement.
    • Relazioni pubbliche e media: Possono essere coinvolti nella gestione delle relazioni con i media, nella creazione di comunicati stampa, nell’organizzazione di eventi e nella gestione delle crisi di reputazione.

Ricerca sociale e politiche pubbliche

I sociologi sono spesso coinvolti nella ricerca sociale per governi, istituzioni pubbliche e organizzazioni non profit. Possono contribuire alla progettazione e all’implementazione di politiche pubbliche, conducendo ricerche sulla povertà, sull’istruzione, sulla salute pubblica, sull’immigrazione e su altri temi di rilevanza sociale.

Lavoro sociale e intervento comunitario

Un’altra strada professionale per i laureati in Sociologia è il lavoro sociale e l’intervento comunitario. Possono lavorare (con opportuni percorsi formativi ulteriori come lauree magistrali e master) come assistenti sociali, consulenti familiari, mediatori culturali o coordinatori di progetti comunitari. Questi professionisti aiutano a migliorare la vita delle persone attraverso programmi di supporto, advocacy e interventi mirati a promuovere l’inclusione sociale e il benessere individuale e collettivo.

Educazione e formazione

I sociologi possono anche intraprendere carriere nell’istruzione e nella formazione. Possono diventare docenti universitari, formatori aziendali, educatori in istituti di ricerca o consulenti educativi. Contribuiscono alla formazione delle future generazioni di sociologi e professionisti in vari settori, trasmettendo conoscenze teoriche e pratiche fondamentali per comprendere la complessità della società contemporanea.

Che università scegliere per la laurea in Sociologia?

Una domanda tanto importante da fare quanto delicata da rispondere. Gli interessi personali del potenziale studente sono importanti e bisogna documentarsi a dovere sui siti delle varie università prima di intraprendere uno specifico percorso di laurea in sociologia. Uno strumento da affiancare a una possibile consulenza di un orientatore è la ricerca aggiornata che offre Almalaurea.

In Italia, ci sono numerosi percorsi di studio in Sociologia triennali offerti da università in diverse regioni del Paese. Indicati sul sito di Almalaurea ce ne sono 46. Qui di seguito le più “cliccate”:

  1. Nord Italia:
    • L’Università Bocconi di Milano: Laurea triennale in Sociologia e Ricerca Sociale.
    • L’Università degli Studi di Trento: Corso di laurea in Sociologia e Ricerca Sociale.
    • Il Corso di laurea in Sociologia dell’ Università degli Studi di Padova.
  2. Centro Italia:
    • Il Corso di laurea triennale in Scienze Sociali e della Comunicazione dell’ Università di Bologna.
    • Università degli Studi di Firenze: Corso di laurea in Scienze Sociali e Psicologiche per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace.
    • L’ Università di Roma “La Sapienza” col Corso di laurea in Sociologia.
  3. Sud Italia:
    • Il Corso di laurea in Sociologia e il corso di Culture digitali e della comunicazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
    • L’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro col suo corso di laurea in Sociologia.
    • Università degli Studi di Catania: Corso di laurea in Sociologia.

Quali competenze si acquisiscono con una laurea in Sociologia?

Come accennato, sono diversi i percorsi offerti dalle università italiane. Perché? solitamente cambiano i dipartimenti di afferenza. I percorsi in Sociologia possono essere gestiti da dipartimenti plurimi (aventi più discipline da gestire), quindi non deve sorprendere se una università per i propri percorsi di Sociologia scelga un approccio più economico, una più improntato al welfare e un’altra all’educazione. Tuttavia, per fare un’utile sintesi, possiamo affermare che durante il percorso accademico in Sociologia, gli studenti acquisiscono una serie di competenze trasversali e specifiche comuni tra cui:

  • Capacità di analisi critica e pensiero critico.
  • Le Competenze di ricerca qualitativa e quantitativa.
  • Capacità di comunicare in modo chiaro e persuasivo, sia oralmente che per iscritto.
  • Conoscenze approfondite delle teorie sociologiche e dei metodi di ricerca.
  • Le Capacità di lavorare in equipe multidisciplinari.
  • Sensibilità verso la diversità culturale e sociale.

La Sociologia è una disciplina dinamica e stimolante che offre agli studenti una prospettiva unica sulla complessità della società umana. I laureati in Sociologia possono essere ben predisposti per una vasta gamma di carriere in diversi settori, ma la singola preparazione non basta. Occorre un buon servizio di placement, che metta in relazione aziende ed enti ospitanti per saggiare le capacità degli studenti e per introdurli al mondo del lavoro. Molto lavoro si sta facendo per modernizzare e creare un buon matching, ma la strada è ancora lunga. Tuttavia, con una solida base teorica e pratica, soprattutto per i nuovi lavori del digitale che si stanno avvicendando come il data analyst, i laureati in Sociologia possono contribuire in modo significativo alla trasformazione e al miglioramento della società.

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