Il Sumo è uno degli sport più famosi nella terra nipponica, tanto da essere considerato a seconda delle opinioni lo sport nazionale del Giappone (Buvkton, 2009). Questa forma di lotta è talmente insita nella società giapponese che elementi della vita del sumotori (termine giapponese per indicare chi pratica il sumo) sono stati presi come esempio dal neuroscienziato Ken Mogi per descrivere il concetto di vita sana secondo il pensiero nipponico, ovvero l’ikigai (2018). Tuttavia, lo sport in questione ha subito un calo di ascolti e di presa sul pubblico negli ultimi anni assai importante, le cui cause vanno dal sessismo all’ambiente gerarchico permeato da fenomeni di bullismo (Lovett, 2019).

La difficoltà di diffusione dovuta al nazionalismo
Una causa che ha un ruolo saliente nella crisi della lotta del sumo è l’alta presenza di stranieri e la scarsità attuale di sportivi chiave nipponici nello sport (Knappily, 2020). La cultura nipponica ha una forte componente nazionalistica (Yoshino, 1992), poco incline alla mobilità sociale (Takenaka. 2009) e poco incline alla completa integrazione dei cittadini appartenenti ad altre culture (Doak, 1997). La resistenza alla integrazione, di fatto, è un fuoco amico nell’industria del Sumo, dove le ultime generazioni di campioni dello sport sono appartenenti a culture differenti da quella giapponese, soprattutto alla cultura mongola (Wegner, 2016).
Il Primato non più nazionale
Il predominio dei lottatori mongoli nei circuiti giapponesi è tale che per quasi vent’anni nessun atleta giapponese ha raggiunto livelli considerevoli nelle competizioni agonistiche (Fight Sports, 2016), avendo la prima vittoria di livello da parte di un sumotori giapponese solo nel 2017 (National Post, 2017). Questa dominanza sportiva ha una grande rilevanza culturale, tanto da essere anche nominata negli studi accademici (Kim et al, 2011).

Il Rifiuto del Pubblico Giapponese
Per sentirsi maggiormente legittimati come campioni della disciplina, molti dei lottatori di sumo mongoli optano per rinunciare alla cittadinanza mongola per diventare cittadini nipponici (Kyodo News, 2019).

Questa opzione è attuata per farsi sentire più vicini da parte del pubblico autoctono, sperando di essere accettati e quindi di essere qualificati come degni per portare sulle spalle la tradizione del sumo (Nakajima, Harakawa, 2004). Ciò non ha avuto affatto l’effetto sperato, portando questa lotta e l’industria basata su essa ancora più in crisi (Beech, 2011).
Il Tentativo di Soluzione alla Crisi
La crisi del Sumo ha un grande rilievo sia culturale che economico, causando persino una visione negativa nei confronti delle generazioni nipponiche più giovani (McNeill, 2003). Questa chiusura mentale, assieme agli scandali legali e morali che hanno danneggiato la reputazione dello sport e di alcuni atleti chiave (Hurst, 2018), stanno portando questo tipo di lotta in una situazione senza precedenti (Himmer, 2016).

Il lato di resistenza alla multiculturalità e alla ascesa al successo di atleti stranieri nel mondo del sumo potrebbe complicare ulteriormente l’evoluzione e la salubrità della vita di questo stesso sport, dato che le carriere dei lottatori gaijin (straniero in lingua giapponese) hanno lasciato un impatto assai notevole nella struttura e nella storia della Lotta (Maeda, 2007).
Giovanni Carlo Bruni
Alcuni testi per approfondire
Bibliografia
- Buckton, M. Is sumo truly the Japanese national sport? The Japan Times, 2009;
- Mogi, K. Il Piccolo libro dell’Ikigai. Einaudi, 2018;
- Lovett, S. Violence, corruption and concussion: The dark side to sumo wrestling – and why its popularity endures. The Independent, 2019;
- Knappily, The Dying Sport of Sumo Wrestling, 2020;
- Yoshino, K. (1992). Cultural nationalism in contemporary Japan: A sociological enquiry. Psychology Press.;
- Takenaka, A. (2009). How ethnic minorities experience social mobility in Japan. Social class in contemporary Japan: Structures, sorting and strategies, 221-238.;
- Doak, K. M. (1997). What is a nation and who belongs? National narratives and the ethnic imagination in twentieth-century Japan. The American Historical Review, 102(2), 283-309.;
- Wegner, N. How Mongolia Conquered Japanese Sumo. The Wall Street Journal, 2016;
- Fight Sports, Where Is Sumo? Japan Or Mongolia? 2016;
- Kim, H. R., & Oh, I. (2011). Migration and multicultural contention in East Asia. Journal of Ethnic and Migration Studies, 37(10), 1563-1581.;
- National Post, After 19 years of humiliation by Mongolians, Japan has a grand champion of sumo once more. 2017;
- Kyodo News, Sumo: Hakuho requests renunciation of Mongolian nationality. 2019;
- Nakajima, T., & Harakawa, K. (2004). Gaijin (foreign) sumo wrestlers help Japanese tradition to March on: A case study of foreigners in a Japanese labor market. In Changing Japanese Business, Economy and Society (pp. 144-157). Palgrave Macmillan, London.;
- Beech, H. Sumo wrestles with globalization. McKinsey, 2011;
- McNeill, D. Sumo is grappling with its traditions. The Irish Times, 2003;
- Hurst, D. Big trouble: all of Japan’s sumo wrestlers to be questioned as sport lurches into crisis. The Guardian, 2018;
- Himmer, A. Foreigners are dominating Sumo wrestling. Business Insider, 2016;
- Maeda, M. (2007). Wild men, bad boys, and model citizens: The integration of foreigners in sumo wrestling. University of Southern California.;