Considerazioni intermedie. Il destino dell’Occidente” è un’opera quasi “sconosciuta” del pensiero weberiano, un’opera per così dire marginale. L’Universo-Mondo viene dipinto come una realtà carica di dissidi, in cui la cultura divide invece di unire. Questi contrasti abbracciano vari campi del sapere umano: dalla religione alla vita laica, dall’economia alla vita privata. Weber precorre i tempi perché enfatizza lo smarrimento dell’umanità nella società contemporanea. L’interpretazione che gli studiosi hanno maturato intorno all’opera weberiana ha coinvolto diversi pilastri del sapere, incentrati per lo più sull’economia, la politica e la società. Gli scritti più noti si basano sulla razionalizzazione culturale e sociale che corrispondono allo spirito del capitalismo.

Precursore della modernità

Le “Considerazioni intermedie” costituiscono un ottimo viatico per lo studio della modernità e il desino dell’Occidente. Alessandro Ferrara, professore di sociologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, parla di disincantamento nel senso che il processo di razionalizzazione ha sgretolato tutti gli elementi, tutta la base antropologica, mitologica, magica della società in cui vive l’uomo di oggi. E la morale? La morale subisce un lungo processo di evoluzione che attraversa svariate tappe: etica magica, etica religiosa delle norme, etica di principio (nella quale si colloca l’etica protestante) sino a giungere all’etica della responsabilità.

L’ethos della fratellanza

Cuore pulsante del pensiero di Max Weber è l’ethos della fratellanza, cioè il dover aiutare fraternamente chi versa in difficoltà, un principio non propriamente razionale ma emotivo: “quello che oggi manca a te, domani può mancare a me“. Egli diventa il profeta laico di chi incentra la propria vita sul bisogno di progresso ed emancipazione.

Concetta Padula

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