Il moderno nucleo familiare statunitense, elogiato da sociologi come Talcott Parsons, è un’istituzione antiquata e potenzialmente oppressiva. È questa la visione di Judith Stacey, docente emerita di analisi sociale e culturale presso la New York University, la cui opera si incentra sulla famiglia, la sessualità e il genere.
Nuove famiglie
Sulla base delle sue dettagliate ricerche sulle famiglie della Silicon Valley californiana, Stacey sostiene che, in accordo con le richieste del nuovo assetto economico che ha portato alla povertà e alla disoccupazione, il volto della famiglia è radicalmente mutato e perfino i matrimoni sono in declino, poiché le donne si stanno opponendo ai rapporti patriarcali. Al loro posto, si registra uno spostamento verso composizioni familiari miste, famiglie gay e lesbiche, coppie conviventi e nuclei monoparentali, ognuna delle quali rientra nella definizione avanzata da Stacey di “famiglia postmoderna” (sebbene molti ritengano che si tratti di forme sempre esistite e che la famiglia nucleare di Parsons abbia rilevanza solo per la minoranza privilegiata della classe media). Per riflettere questa nuova realtà, Stacey sostiene che il mercato del lavoro deve assicurare la parità retributiva agli uomini e alle donne e che devono essere garantiti servizi universali di assistenza sanitaria e cura dell’infanzia.
Uno spirito pionieristico
Secondo Stacey, il ruolo economico della famiglia si è ridotto e l’intimità e l’amore hanno pertanto acquisito importanza. Il declino del matrimonio, afferma, non significa che gli individui abbiano cessato di stringere legami sociali significativi, ma che continuano a formarsi vincoli complessi in conseguenza di divorzi e seconde nozze. Poiché i ruoli tradizionali e i legami giuridici e di parentela oggi sono meno rilevanti di quanto lo fossero in passato, i membri della famiglia dispongono di maggiore possibilità di scelta e modellano la propria via intima all’insegna della sperimentazione. Secondo Stacey, la polarità eterosessuale/omosessuale si sta indebolendo. Questi nuovi, audaci nuclei familiari stanno cercando di accogliere appieno il cambiamento e la diversità e di forgiare rapporti anticonvenzionali e più egualitari.
Genitori omosessuali
Stacey osserva che il paese sta attraversando una crisi a causa dell’assenza della figura paterna: gli uomini lasciano le compagne incinte o decidono di non avere figli. Le nuove tecnologie e la diffusione dei contraccettivi hanno separato il sesso dalla procreazione, e per i genitori un figlio non è più una questione finanziaria, ma affettiva. Tuttavia, sebbene si ritrovino ad affrontare maggiori sfide rispetto alle coppie lesbiche o eterosessuali, un numero crescente di uomini omosessuali sta scegliendo la strada della genitorialità. Quando le coppie eterosessuali adottano, vengono affidati loro bambini sani, mentre si tende ad assegnare agli omosessuali bambini più grandi, malati o considerati difficili. Sono pertanto gli uomini gay, afferma Stacey, ad accogliere gran parte dei bambini più bisognosi della società.
Gianni Broggi
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