Si sente sempre parlare di responsabilità e doveri di aziende, di governi e di istituzioni nei confronti dell’ambiente ma ci si sofferma molto poco su quelle responsabilità che investono tutti noi in qualità di consumatori. Dal mondo dei beni e dei servizi ci aspettiamo qualità, trasparenza e rispetto dell’ambiente ma… ci siamo mai chiesti cosa potremmo fare noi nell’arco delle nostre scelte quotidiane di consumo? Ne parleremo in questo articolo prendendo ad esempio il caso dei prodotti sostenibili di FRoSTA proprio per introdurre il concetto di sostenibilità.

Ciò che compri può fare la differenza

Questa azienda, specializzata in surgelati, presta attenzione a tutto il ciclo del prodotto e rispetta standard molto severi nell’approvvigionamento delle materie prime, nel trattamento degli alimenti e nel confezionamento finalizzato al consumo finale. Ogni scelta, dalla pesca nei mari alla catena del freddo, viene compiuta con il fine di preservare “il futuro”. In qualità di consumatori, quindi, è arrivato il momento di capire quali sono le migliori scelte e perché dobbiamo prediligere quelle che si possono considerare “sostenibili”.

Cosa significa “sostenibilità”?

Una scelta “sostenibile” è definita come la volontà di optare per prodotti, beni e cambiamenti con una particolare caratteristica: quella di guardare al futuro. In ambito economico, sociale e ambientale, quindi, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di beni e prodotti sostenibili si distingue dalle logiche di profitto pure.

Si tratta di un concetto molto ampio e che, per ovvie ragioni di spazio, cercheremo di trattare in relazione ad uno dei bisogni primari dell’uomo: l’alimentazione. Sin dalle origini l’uomo ha sfruttato le risorse dell’ambiente per nutrirsi ma, da un certo punto della storia in poi, questo bisogno è cambiato, perché si è abbinato alle logiche di profitto.

Quel “troppo” che ci danneggia

Di conseguenza la qualità dell’alimentazione è peggiorata e sono nate nuove malattie, definite dall’OMS come “patologie del benessere”. Abbiamo frutta e verdura tutto l’anno, scaffali dei supermercati sempre pieni di bontà ma l’esser nati nel lato fortunato del mondo ha anche i suoi risvolti negativi.

L’intensività delle produzioni spinge le aziende a forzare i processi biologici della natura per rispondere alla domanda sempre crescente di alimenti d’ogni tipo. Di conseguenza la qualità diminuisce e il nutrimento si impoverisce.

Le aziende sostenibili a cui dare attenzione

Per tutte queste ragioni ci sono aziende che hanno compreso che la pesca indiscriminata nei mari così come l’utilizzo di tecniche di agricoltura intensiva producano soli benefici economici e per lo più di breve durata. Per contro, la scelta di procurarsi risorse e materie prime guardando al futuro non produce soltanto benefici ai fatturati, perché si ripercuote positivamente anche sul Pianeta, sulla salute delle persone e sulle generazioni che verranno dopo di noi.

Ebbene questo è un modo di ragionare “sostenibile” perché si fonda sulla consapevolezza della limitatezza delle risorse ambientali che, presto o tardi, potrebbero finire. Senza acqua e cibo la popolazione non è destinata a sopravvivere per cui chi decide di vivere in modo sostenibile lo fa interrompendo questo circolo vizioso che danneggia tutti: persone, economie, ambiente.

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