Ci si può innamorare virtualmente di una persona mai vista prima? Si può essere disposti ad aiutare economicamente l’amato (o amata) in versione ologramma, elargendo consistenti somme di denaro? Da questi virali interrogativi, seguono un insieme di riflessioni finalizzate a delucidare un fenomeno complesso come le truffe sentimentali attuate per via virtuale (e con conseguenze drammaticamente reali).
“Il fraudolento sa guadagnarsi per tempo la fiducia nelle piccole cose, per tradire poi con grande profitto”. Tito Livio
La corrispondenza epistolare, sia nell’ambito storico che letterario, rappresenta un elemento rafforzativo di passione e amore tra persone conosciute, semi-sconosciute e mai incontrate. I tempi e le modalità di interrelazione cambiano rapidamente, così si è passati dalle lettere alle e-mail ed alla messaggistica istantanea. Un esempio esplicativo: nel film “C’è posta per te” (1998), i protagonisti s’innamorano attraverso un romantico scambio di e-mail. Quante coppie si sono formate partendo da una richiesta di amicizia su Facebook, un cuore su Instagram o attraverso contatti su altre applicazioni. Si determina un intreccio tra dimensione immateriale-virtuale e realtà. Una realtà impregnata di emozioni e sentimenti non solo a livello cinematografico. Purtroppo esistono innumerevoli casi in cui non si è verificato il cosiddetto lieto fine, anzi, emergono risvolti truffaldini compiuti da singoli o da vere e proprie associazioni criminali. Mi riferisco alle truffe sentimentali (o romance scam), altra faccia del cybercrime.
Strategia consolidata
Si può affidare lo sviluppo di una conoscenza alle potenzialità della tecnologia informatica? La solitudine, l’ingenuità, il desiderio di sognare possono indurre a cadere nel tranello di un amore perfetto? I truffatori online (o scammers) agiscono con profili fittizi in cui appaiono immagini comuni, spaziando dalla quotidianità, al lavoro, al tempo libero. Ovviamente, per non essere immediatamente scoperti, non vengono utilizzate fotografie con volti e corpi che rasentano una supposta perfezione: sicuramente l’aspetto estetico dev’essere piacevole, ne sanno qualcosa attori o giornalisti a cui sono state scippate immagini per creare un ipotetico Romeo dell’era digitale. La trasmissione “Chi l’ha visto” ha fornito un elenco di scatti rubati ad ignari individui, poi utilizzati per estorcere denaro. Il fulcro della questione è arricchirsi in maniera illecita, mettendo in scena una storia d’amore platonico.
Trucchi psicologici
Le vittime vengono designate tramite social network: generalmente persone sole, di mezz’età, vulnerabili, con alle spalle esistenze travagliate e delusioni. Non mancano casi di donne giovani che, per cause lavorative, avendo poco tempo per immergersi nella mondanità, si sono affidate a siti d’incontro. Trucchi psicologici permettono di oltrepassare le barriere di diffidenza e fragilità: frasi poetiche studiate ad hoc, regali, presenza costante, telefonate e videochiamate (i visi vengono abilmente contraffatti mediante appositi software), ma, soprattutto, promesse d’amore eterno. Spesso i malfattori dichiarano di essere ingegneri che lavorano all’estero, soldati in missione o asseriscono di avere una carriera importante che comporta viaggi e spostamenti in diversi paesi. Nel momento in cui viene a determinarsi un certo grado d’intimità, teoricamente si dovrebbe giungere alla fase dell’incontro face to face. Invece no.
Dall’Africa con… amore
Ecco materializzarsi un’immane tragedia che non permette l’uscita in questione. Incidenti, coma, malattie incurabili, rapimenti, perdita di carte di credito, catastrofi economiche, problemi ad espatriare. Ovviamente tutto ciò può essere sanato tramite un’ingente somma di denaro che la vittima è pronta a dispensare pur di salvare l’amato/a nei guai. Dopo aver ricevuto il denaro, l’innamorato-fittizio sparisce. E chi s’è visto, s’è visto. Sono possibili conclusioni alternative: ad esempio, una volta carpita la fiducia, possono avvenire scambi di foto oséda utilizzare come ricatto se il truffatore non fosse soddisfatto della somma ricevuta. Oppure l’amato confessa la truffa, chiede perdono con l’unico fine di spillare altro denaro. I delinquenti dei sentimenti possono agire singolarmente o attraverso associazioni criminali; quest’ultime, come ha riportato la trasmissione “Chi l’ha visto“, sono originarie dell’Africa (in particolar modo di Nigeria, Ghana, Costa D’Avorio) in cui, guarda caso, vengono abbandonate montagne di pc ormai fuori uso a cui sottrarre informazioni.
Dati alla mano
Secondo i numeri forniti dalla Polizia di Stato, nel 2018, in Italia, sono state denunciate 3.355 persone ed arrestate 39; sono stati sequestrati 22.687 spazi virtuali, ricevendo e trattando 160.000 segnalazioni di truffe o tentate truffe (fonte: www.commissariatodips.it). ACTA, Associazione Contro Truffe Affettive, è stata fondata nel 2014, a Torino, da una vittima di un falso corteggiatore; si occupa di contrastare raggiri seriali. Ispirata al docufilm del conduttore (a sua volta, vittima sentimentale), la trasmissione statunitense “Catfish” smascherava (e, talvolta, convalidava) amori online con efficaci metodi. Alcuni consigli per non incappare in queste frodi. Con un semplice copia/incolla su Google, si può verificare che l’immagine appartenga a quel profilo e non ad altri. Controllare l’elenco di immagini rubate per creare profili falsi sul sito di “Chi l’ha visto“. Analizzare dettagliatamente la veridicità di un profilo, accertando che le amicizie ed i commenti siano di persone in carne ed ossa (familiari, colleghi, ecc.). Ad esempio, bisognerebbe diffidare da chi ha scarne informazioni sulla quotidianità. Evitare di fornire informazioni concernenti conti correnti e risparmi. Evitare lo scambio d’immagini compromettenti. Al primo campanello d’allarme, non esitare a contattare la Polizia Postale (www.commissariatodips.it). Grazie a diverse testimonianze, il fenomeno delle truffe sentimentali non è più invisibile: molte persone hanno trovato il coraggio di parlare, uscendo da quella spirale di vergogna in cui è plausibile ritrovarsi. Proprio per merito loro, altrettanta gente può scampare ai pericoli. Ricordando che, a prescindere dall’età e dall’avvenenza, le favole perfette difficilmente esistono.
Laureata in Sociologia della salute e degli stili di vita, nutro un forte interesse per lo studio e l’analisi dei fenomeni sociali. Sempre pronta ad imparare e migliorarmi, amo leggere, scrivere, Vasco Rossi e Rino Gaetano e fare lunghe passeggiate in campagna.