Il Festival della canzone italiana, più comunemente conosciuto con la denominazione “Festival di Sanremo, è una kermesse musicale che viene riproposta ininterrottamente dal 1951 e che da allora rappresenta uno dei principali eventi mediatici del paese. Nacque con lo scopo di incrementare il turismo del comune ligure nella stagione in cui la presenza dei turisti nell’omonimo comune ligure scarseggiava. Si decise di creare un concorso canoro invitando artisti di tutto il paese. Dal 1955 iniziò ad essere trasmesso dalla RAI diventando un prodotto d’intrattenimento nonché culturale che ha la capacità di raggiungere punte di share che superano il 50%.
La scuola di francoforte e gli studi sui media
La progressiva diffusione dei mass media a partire dai primi anni del Novecento, contribuì a far crescere l’attenzione della Sociologia che ne studiò le peculiarità. La Scuola di Francoforte, ad esempio, attraverso le autorevoli voci di Max Horkheimer e Theodor Adorno notò come la nascita e la rapida diffusione dell’industria culturale, ovvero l’insieme dei soggetti e delle attività di carattere economico che si occupano di produrre e distribuire beni culturali, stesse mutando la realtà sociale dell’epoca. La diffusione dell’industria culturale, trovò importanti alleati nelle innovazioni tecnologiche che permettevano strumenti di qualità performativa sempre maggiore, dalla nascita della civiltà urbana, dal miglioramento delle condizioni economiche che permisero maggiori possibilità di fruizione di prodotti industriali e di conseguenza di quelli culturali.
Si rivelò molto rilevante la maggiore possibilità da parte degli individui di godere di tempo libero che necessitava di essere riempito. L’industria culturale fu in grado di permeare questo spazio e di veder di conseguenza crescere esponenzialmente il proprio potere. M. A. Toscano, E. Gremigni nel testo “Introduzione alla Sociologia dei Beni Culturali, descrivono questo fenomeno con il termine “Amusement” identificato con il prolungamento del tempo di lavoro, cercato da coloro che cercano di sottrarsi alla meccanicità dell’attività lavorativa per essere poi in grado di affrontarlo nuovamente. L’Amusement rappresenta quindi lo svago, che permette all’individuo di riempire il tempo libero.
Tra paleo e neo televisione
L’industria culturale è riuscita a creare una quantità indefinita di prodotti, alcuni passati quasi o totalmente inosservati, altri che hanno avuto uno o più momenti di gloria per poi essere messi da parte o dimenticati ma una parte di essi è entrata a far parte del patrimonio culturale della cultura popolare. Il Festival di Sanremo che giunge quest’anno alla settantaduesima edizione, rientra in quest’ultima categoria. Sanremo è allo stesso tempo tradizione e innovazione, è cresciuto e cambiato profondamente rappresentando la cultura italiana nelle differenti epoche storiche. La sua evoluzione seguì parallelamente quella della televisione italiana che come evidenziò Umberto Eco, conobbe due principali fasi: la Paleo televisione e la Neo televisione.
La Paleo televisione, altrimenti conosciuta come televisione delle origini, è costituita prevalentemente da programmi di informazione, cultura e in misura minore di intrattenimento, con un livello di sviluppo tecnologico piuttosto limitato, immagini in bianco e nero e ore di trasmissione limitate a poche ore giornaliere. La Neo – televisione, tipica della modernità, caratterizzata da un flusso costante di programmi che coprono le ventiquattro ore di natura informativa e di intrattenimento, caratterizzata dalla pubblicità. L’evoluzione di Sanremo fu parallela a quella della televisione italiana.
Sanremo: non solo il festival della musica
Se la musica è stata ed è la principale protagonista, ciò che è cambiato maggiormente è la spettacolarizzazione dello show. Ne è un esempio la progressiva dilatazione della durata che è passata, dall’iniziale unica serata ad una durata di cinque giorni che ha permesso, quindi, un arricchimento sul piano dell’intrattenimento. Così come il passaggio dalla Paleo alla Neo televisione si è caratterizzato per la presenza della pubblicità, della spettacolarizzazione e dell’intrattenimento Sanremo ne è stato influenzato diventando una manifestazione che oltre a proporre musica, grazie al contributo intellettuale e artistico dei conduttori o degli ospiti che annualmente vengono coinvolti, crea momenti comici, tratta tematiche socialmente rilevanti quali: l’omosessualità, la violenza di genere, il razzismo ecc, permette di avvicinarci all’altro, di riflettere su questioni sociali, culturali e politiche.
La presenza della pubblicità, consente di ricavare risorse da investire per sostenere il costo dello show. Con l’avvento dei social media, il Festival di Sanremo è riuscito ad uscire dallo schermo televisivo ed è diventato transmediale spaziando tra social, web e radio. La progressiva migrazione verso piattaforme diverse dalla televisione o dalla radio, ha permesso una partecipazione più attiva del pubblico che, ad esempio, può esprimere opinioni live, votare le canzoni preferite ed interagire a distanza con altri telespettatori.
La funzione sociale del festival di Sanremo
La musica, la vera protagonista della manifestazione, occupa un ruolo centrale nella creazione della cultura popolare promossa da Sanremo innanzitutto grazie al rapporto di interdipendenza esistente tra la musica e il sistema socio – culturale di riferimento e le dinamiche sociali che vengono a crearsi non tanto con il prodotto musicale in sé, quanto piuttosto i rapporti nei processi di fruizione dei prodotti musicali. La musica, riprendendo Durkheim, contribuisce a plasmare un’identità cognitiva. Attraverso essa gli individui creano esperienze condivise (si pensi ad esempio alla coesione che viene a crearsi durante un concerto), rafforza il senso del gruppo, crea senso di appartenenza, ha una funzione educativa. La musica a Sanremo ha seguito i mutamenti della società, si è evoluta, ha proposto nuovi generi e modalità comunicative.
Il Festival di Sanremo quindi, trascende il tempo, lo spazio, è parte integrante della cultura popolare dell’Italia, molti lo amano, altrettanti lo odiano, ma ad ogni edizione fa parlare di sé, si evolve, si plasma sulla realtà sociale come pochi elementi culturali riescono a raggiungere, perché Sanremo è Sanremo.
Andrea Zampieri
Bibliografia
- M. A. Toscano, E. Gremigni, Introduzione alla sociologia dei Beni Culturali, Le Lettere, 2008;
- Colombo F., Eugeni R., Storia della comunicazione e dello spettacolo in Italia. I media alla sfida della democrazia (1945-1978) (Vol. 2), Vita e pensiero, 2016;