La prima slot machine della storia fu inventata a San Francisco nel 1895 dal meccanico bavarese Charles Fey. Charles lasciò la Germania molto giovane, e arrivato in California cominciò a lavorare subito per la Electric Work Company, dove grazie alla sua inventiva, fu prodotta la prima slot machine. Le prime che furono prodotte erano completamente costituite da parti meccaniche. Queste slot meccaniche furono sostituite negli anni ’60 dalle slot elettromeccaniche e negli anni ’80 da quelle completamente elettriche.

La diffusione in Italia, maglia nera in Europa

slot machineIn Italia, durante gli anni ’90, slot machine e video poker hanno avuto una rapida diffusione sul mercato. Più precisamente si stimano circa 458mila slot, numero destinato sicuramente ad aumentare. L’Italia ha il primato europeo per quanto riguarda il rapporto tra numero di cittadini e slot machine (una slot ogni 143 abitanti). La diffusione capillare di queste macchine favorisce la possibilità di gioco, creando moneta su moneta, un business milionario. Nella classifica delle prime dieci province per numero di slot machine rispetto al numero di abitanti ci sono ben quattro province sarde. Il primato spetta a Olbia-Tempio, dove c’è una slot machine ogni 96 abitanti. Al secondo posto c’è Sassari, con una slot ogni 107 abitanti.

 Il giro d’affari delle slot machine

Dal 1992, come afferma il sociologo Maurizio Fiasco, “il gioco pubblico d’azzardo diventava, progressivamente, una leva fiscale, uno strumento per incrementare le entrate erariali dello Stato”. Altro anno chiave è il 2003, quando, ricorda ancora Fiasco, “si passava alla costruzione dell’economia finanziaria dei giochi, si attuava la decisione di diffondere capillarmente i giochi, fuori di ogni paradigma dello spazio e del tempo dedicati”.

Il processo di crescita esponenziale del gioco d’azzardo è dovuto all’abbattimento delle frontiere del gioco ed è coinciso con l’approvazione del nuovo regolamento AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) nel 2011. L’affermarsi delle slot machine su giochi nazionalpopolari come il Lotto e le scommesse sportive, è un chiaro segnale di come siano cambiate le tendenze del giocatore medio, attratto sempre di più verso modalità di gioco che non richiedono particolari abilità di ragionamento, dove la possibilità di vincita è completamente casuale.

La dipendenza dal gioco d’azzardo

Nel Bel Paese si parla di un fatturato che oscilla tra gli 84,7 e gli 88,7 miliardi di euro. Una montagna di soldi che porta alle casse dello Stato un incasso netto di 8 miliardi di euro. Il paradosso è che, sempre lo Stato, spenda tra i 5 e i 9 miliardi di euro per combattere il fenomeno della dipendenza nei confronti del gioco d’azzardo (ludopatia).

Rino Carfora

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