Storie di sociologia“: abbiamo deciso di chiamarlo così questo nuovo progetto perché in effetti di storie di sociologia si tratta. Le storie di tutti noi, amanti, studiosi o semplici appassionati della sociologia. Il punto di partenza è stato tanto semplice quanto interessante: quanti di coloro che si sono laureati in sociologia svolgono a tutti gli effetti una professione inerente a ciò che hanno studiato? Sono stati coerenti con i propri studi o hanno virato su qualcos’altro per cercare di trovare il proprio posto nel mondo? E da queste domande che proveremo a raccontare le nostre, le vostre, storie di sociologia. E quella di Gabriele, 30 anni, è una di quelle storie indubbiamente da raccontare. E da leggere…

Sei originario di Catania, hai studiato a Pisa e ora vivi in Irlanda: non ti piace stare fermo, insomma. Raccontaci di più.
Ho conseguito a 28 anni la Laurea specialistica in Sociologia e management dei servizi sociali, presso l’Università di Pisa. Attualmente lavoro come barman in un ristorante in Irlanda, ma non ho mai abbandonato il campo della sociologia: ancora oggi continuo ad approfondire e interessarmi a questo affascinante settore“.

Prima di questa tua nuova avventura oltremanica, sei riuscito a mettere in pratica quello che hai studiato?
Ho avuto la fortuna di rientrare in un progetto di tirocinio con Oxfam, una delle più importanti Onlus a livello internazionale. È stata sicuramente un’esperienza formativa sia dal punto di vista professionale sia umano, avendo avuto a che fare con soggetti richiedenti asilo, vittime di tratta, gente fuggita da guerre o chi cercava di sopravvivere in un campo di fortuna“.

E dopo quest’esperienza?
Purtroppo per me non ho avuto modo di proseguire questo mio interesse per la sociologia. In Italia, la nostra figura non presenta un inquadramento stabile dal punto di vista lavorativo: puoi rientrare in diversi settori, questo sì, il problema però sta nella carenza formativa che le università non colmano e tutto ciò a mio avviso rende il titolo di studio un titolo solo a metà. Pensiamo poi a chi non può magari affrontare spese elevate per conseguire master e titoli post laurea. Lo trovo molto degradante anche perché l’Università stessa non riesce a delineare un percorso preciso e ci si può trovare smarriti dopo“.

Nel frattempo hai deciso di non stare fermo e aggiungere un nuovo tassello alla tua vita: barman in Irlanda.
Mentre cerco di trovare la strada per essere un sociologo, mi sono reinventato ed ho iniziato un nuovo capitolo della mia vita, sperando un giorno di trovare lo sbocco professionale per cui tanto ho faticato. La sociologia non è solo un corso di studio, è un’esperienza che ti cambia e ti rimescola dentro e se oggi sono ciò che sono lo devo sicuramente alla sociologia“.

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