Per Bourdieu la parola “casa” rimanda sia alla dimora materiale sia alla famiglia che là è vissuta, vive e vivrà. La casa fa tutt’uno con la famiglia come unità tesa ad assicurare la propria riproduzione biologica, ovvero progetti di fecondità e anche unità tesa ad assicurare la propria riproduzione sociale, è uno dei mezzi principali per garantire l’accumulazione e la conservazione di un certo patrimonio trasmissibile.
La casa è e resta il bene più ambito da tutti, è da sempre oggetto del desiderio, ciò che ci identifica e identifica la nostra famiglia, la nostra condizione sociale, culturale ed economica. Quindi, perché uno straniero deve privarsene?
Stranieri: disagio abitativo e discriminazione
La condizione di disagio abitativo è una condizione di estrema deprivazione e marginalità, risultato di una sommatoria di fattori sociali, sanitari, economici e psicologici. Il disagio abitativo è particolarmente forte per la popolazione migrante e per le minoranze etniche in generale, infatti, oltre a problemi di carattere economico finanziario, l’accesso alla casa viene spesso ostacolato anche da forme di discriminazione più o meno evidenti sul mercato immobiliare.
Il primo dato di interesse è quello inerente alla: qualità della vita, ovvero, le qualità dell’abitazione, le varie caratteristiche; dove è collocata, se in centro o in periferia, numero di igienici, numero di stanze, se vi è l’ascensore ecc…
La Campania
La Campania su scala nazionale in merito a quanto sopra citato si colloca in quest’ordine: Benevento (79esimo posto); Avellino (84esimo posto); Napoli (92esimo posto); Salerno (93esimo posto); Caserta (94esimo posto). Per quanto riguarda le condizioni di vita, invece, prendiamo come riferimento l’indicatore “grave deprivazione materiale”:
- essere arretrati con pagamenti di bollette, affitti, mutui o prestiti
- il non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione
- non poter sostenere spese date da imprevisti
- il non potersi permettere almeno un pasto adeguato al giorno
- non potersi permettere una settimana all’anno di vacanze
- il non potersi permettere un televisore a colori
- non potersi permettere una lavatrice
- il non potersi permettere un’automobile
- non potersi permettere un telefono
La percentuale di persone in famiglia che registrano almeno 4 segnali di questi sopra indicati è considerata quasi povera. Il mezzogiorno è una delle aree più a rischio povertà.
La popolazione straniera intervistata infatti, non gode né di condizioni di vita appropriate né di qualità della vita; Molti dichiarano di vivere in sottotetti, sottoscala o garage, ovviamente senza regolare contratto. I più fortunati hanno appartamenti in zone periferiche o nei centri storici in stato di sovraffollamento.
Interviste e politiche di credito per stranieri
Molti stranieri intervistati hanno dichiarato di trovare molteplici difficoltà nel trovare casa e non solo, ma anche nel trovare un lavoro che possa dare loro sussistenza e adattamento sul territorio. Ascoltando le loro storie ci si accorge dell’inefficacia istituzionale nel dare risposta ad esigenze evidenti.
Molti agenti immobiliari hanno attribuito in media un valore “7” su una scala da 1 a 10 (1= nessuna difficoltà 10= massima difficoltà), nel trovare casa laddove la richiesta è posta da uno straniero. La diffidenza, ci dicono, parte proprio dai proprietari, che richiedono determinati standard per il proprio inquilino, standard che alcuni agenti tendono a sottolineare, che neanche giovani italiani possono garantire.
I prestiti e i mutui sembrano sempre più un miraggio per gli stranieri e grazie ad una consulente finanziaria, di seguito riportiamo le diverse politiche di credito adottate dalle banche in merito alla condizione degli stranieri:
BPER | Cittadini stranieri con residenza da almeno 2 anni. |
CHE BANCA | Cittadini stranieri con residenza da almeno 3 anni. |
BPM | Ammessi solo se residenti in Italia da almeno 3 anni. I cittadini extra-UE devono produrre permesso di soggiorno in corso di validità o permesso di soggiorno scaduto e copia di richiesta di rinnovo presentata. In caso di cointestazione tutti i richiedenti devono rispettare la suddetta condizione. |
BNL | Residenza in Italia da almeno 5 anni, per determinare il periodo di residenza fa fede la data del primo rilascio del permesso di soggiorno (per cittadini extra-UE); per i cittadini dell’UE fa fede l’attestazione di soggiorno permanente rilasciato dall’ufficio anagrafe del comune di residenza. Inoltre, va verificato il periodo di residenza e deve essere verificata almeno una delle due ipotesi: 1-presenza del nucleo familiare in Italia 2-la stabilità del rapporto di lavoro e la qualità del datore di lavoro. |
CREDIT AGRICOLE (a Salerno: CARIPARMA) | Richiede una di queste due ipotesi: -60 mesi di residenza per soggetti non ricongiunti -anzianità lavorativa minima di 12 mesi. Ciò che cambia tra italiani e stranieri e il rapporto rata reddito (capacità rimborso del cliente, rata che si può permettere di pagare). Il calcolo per gli stranieri è del 30% mentre per gli italiani è il 35%. |
EXTRA BANCA (banca che si occupa principalmente di extracomunitari) | Per i dipendenti: – la nazionalità straniera e residenza di almeno 12 mesi -anzianità lavorativa di almeno 12 mesi senza interruzioni rilevanti -contratto di lavoro a tempo indeterminato. Non vengono considerate altre tipologia di contratto (tempo determinato o contratto di apprendistato), ad accezioni di contratti di colf/badanti che invece vengono considerati se accompagnati da altro reddito a tempo indeterminato o autonomo. Per i lavoratori autonomi: -nazionalità straniera -partita iva aperta da almeno 2 anni -bilancio dell’attività con conto economico non in perdita. -regolarità fiscale e contributi Importante è acquisire sempre la firma del coniuge anche se non percepisce reddito. |
Stranieri: il bisogno abitativo non viene riconosciuto
Ciò che si evince all’interno della nostra società è che non viene riconosciuto da tutti il bisogno abitativo. Servono istituzioni che rispondano a questo bisogno, se non c’è il riconoscimento di un bisogno non vi è risposta ad esso, forse è arrivato il momento di iniziare a pensare a politiche per la casa.

Dopo questa intervista è semplice comprendere perché molti stranieri non riescono ad acquistare casa ma solo ad avere un affitto. Le garanzie richieste per avere credito sono molto rigide e possiamo tranquillamente dire che soprattutto sui punti riguardanti il lavoro anche i giovani italiani riscontrerebbero problemi. Questi ultimi, però, possono almeno in parte contare sulla loro famiglia e ritardare la propria “autonomia domestica” cosa che sicuramente non può fare uno straniero.
Agenti immobiliari e politiche del credito
Altro punto è: molti agenti immobiliari insistono sul fatto che referenze per italiani e stranieri siano uguali tra loro, non prendendo in considerazione le differenze e soprattutto le difficoltà del cittadino straniero presente sul territorio: residenza sul territorio, lavoro con contratto, chi risiederà dopo la stipula della finanziaria con lui nell’appartamento. Quest’ultima richiesta è anomala, in quanto per un italiano siamo abituati a vedere la figura di un garante, invece, allo straniero viene richiesto, la firma del coniuge se pur non percepisca reddito che andrà successivamente ad abitare in quel dato appartamento.
Indagando sulle politiche di credito, per alcune banche in tabella, i requisiti richiesti sono molti, e se pensiamo che questa documentazione sia di facile ottenimento perché “basta il permesso di soggiorno, la residenza e un lavoro”, ci sbagliamo di grosso.
Immaginate di ritrovarvi in un paese dove non parlate perfettamente la lingua del posto e soprattutto dove alla base c’è ancora un po’ di razzismo e diffidenza, avere questi requisiti sarà quasi impossibile, e se proprio non riuscite ad immedesimarvi nello straniero, immedesimatevi nei vostri figli e valutate le garanzie richieste loro per avere credito.
Privatizzazione e proprietari restii
La cosa che balza subito all’occhio è che la gran parte delle abitazioni in Italia, circa 7 su 10, sono case di proprietà. Siamo tra i Paesi europei in cui questa quota è più alta, questo fenomeno se analizzato accuratamente può farci capire che vi è un problema alla base, perché questa situazione da vita ad un mercato poco dinamico, in cui le abitazioni in affitto sono poche e, generalmente care, con enormi differenze territoriali tra zone d’Italia e, soprattutto, tra le diverse città.
Come abbiamo detto in precedenza, molto dipende da ciò che offre la città stessa, banalmente anche in termini di comfort; Non tutte le città campane hanno “quella serie di comfort” che permette loro di avere così tante pretese nell’affittare, i due esempi opposti che potremmo prendere in analisi sono Avellino e Salerno. Quest’ultima è da considerarsi un po’ come un’aspirazione se vogliamo, anche per molti italiani, in quanto, in termini immobiliari, il mercato, è uno dei più cari d’Italia.
Impressioni finali
Sicuramente non è una giustificazione valida per la nostra analisi, sul perché gli stranieri non trovano casa, ma può essere un’attenuante, anche alla luce ad esempio dei costi molto alti della locazione, ai proprietari molto spesso restii a trattare con stranieri e a trattare sul prezzo, alla difficoltà nell’avere un contratto di lavoro che permetta di accedere a mutuo o prestito, ai parametri troppo alti in termini di garanzia di questi ultimi.
Anche Avellino però potrebbe offrire molto di più a queste persone, visto che parliamo di un mercato immobiliare nella media, e in più di una città in fuga. Molte delle case, infatti, risultano essere in vendita, basta fare un giro per la città e le affissioni immobiliari sono ad ogni angolo. Questo ci fa pensare ad alcune cose: non c’è grande possibilità lavorativa, gli affitti sono alti e di conseguenza anche i prezzi delle vendite.
I proprietari delle abitazioni su entrambe le città sono risultati restii ad affittare a stranieri, e questi ultimi si sono lamentati di costi troppo alti. Dunque, è mai possibile che ad oggi il “bene casa” non è ancora riconosciuto come un diritto?
Annamaria Napoli
Riferimenti bibliografici e sitografici
- https://www.tuttitalia.it/campania/statistiche/cittadini-stranieri-2021/
- https://www.likecasa.it/mutui-campania-erogazioni-in-crescita-nel-primo-trimestre- del-2018/6776
- http://www.infoprestitisulweb.it/mutui/mutuo-per-stranieri.html
- https://www.ismu.org/dati-sulle-migrazioni/
- Abdelmalek Sayad, La doppia assenza, dalle illusioni dell’emigrato alle sofferenze dell’immigrato, Raffaello Cortina Editore, 2002.
- Pierre Bourdieu, Le strutture sociali dell’economia, prima edizione settembre 2004; Asterios Editore srl