Takanakuy, che in lingua Quechua significa “quando il sangue sta bollendo”,  è una forma di combattimento di massa che si tiene ogni anno a Natale nelle Ande, precisamente nella provincia di Chumbivilcas in Perù.

Il contesto sociale

Il Chumbivilcas è una zona del paese totalmente tagliata fuori, dove istituzioni statali come stazioni di polizia o tribunali sono completamente assenti. Questa situazione di grave inefficienza e assenza dello Stato peruviano non fa altro che aumentare il disprezzo verso le autorità e lascia i cittadini in una situazione di autogoverno. L’idea di base del Takanakuy è la risoluzione dei conflitti tra individui attraverso un combattimento catartico. I diverbi si accumulano tutto l’anno e poi si risolvono in una rissa collettiva natalizia con una conseguente riconciliazione di tutti quelli che hanno partecipato.

I costumi tradizionali

Le origini del Takanakuy sono poco chiare: sembrerebbe che il nome derivi dal regno di Tupac Amaru, l’ultimo re Inca ad essersi opposto alla conquista spagnola. Come preparazione ai combattimenti del Takanakuy, si sfila in una parata di una settimana dove si beve e si balla per le strade della città. Tutti si riuniscono, accompagnati dalla musica tradizionale del Takanakuy, lo waylilla o wayliya, un genere indigeno nato intorno al 1560.Tutti indossano il tradizionale passamontagna peruviano, che risale ai tempi in cui il Takanakuy era l’unico giorno dell’anno in cui si poteva prendere a botte il capo tribù: occultare così la propria identità era quindi fondamentale. Tutti, compreso i bambini, indossano costumi che fanno riferimento a dei personaggi di base che ognuno personalizza sempre indossando il passamontagna. Le maschere sono: il Majeño , il Qarawatanna, il Negro, il Q’ara Gallo e il Langosta.

Arti marziali o zuffa?

Lo stile del combattimento è puro streetfighting con qualche tecnica di arti marziali. Gli avversari devono stringersi la mano all’inizio e alla fine del combattimento. Se il perdente del combattimento non è d’accordo con l’esito della lotta, può fare appello per un’altra lotta. Il governo peruviano ha cercato più volte di sradicare il Takanakuy, ma questa tradizione si sta diffondendo anche nelle aree urbane come Cuzco e Lima dove risiedono molti immigrati andini. C’è una festa simile anche in Bolivia chiamata Tinku: la celebrazione si svolge a maggio nel villaggio di Potosí. Di seguito un’interessante documentario prodotto da Vice.

Rino Carfora

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