La famiglia è il primo gruppo sociale per eccellenza. All’interno della famiglia si instaurano i primi rapporti interpersonali, legami affettivi forti e si inizia a comunicare con l’altro. Sono stati condotti molti studi sul concetto di famiglia e le teorie sociologiche hanno evidenziato le caratteristiche peculiari di questa istituzione.
La famiglia è un nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro da rapporti di parentela o affinità. Nel corso degli anni si è evoluto il concetto di famiglia. Sono state classificate varie tipologie di famiglia. Alcune di queste sembrano essere scomparse, salvo in alcuni paesi, altre sono state introdotte più recentemente. La sociologia della famiglia studia appunto la famiglia che si evolve in relazione ai mutamenti sociali. Vediamo più nel dettaglio quali sono queste tipologie.
1. Famiglia estesa o patriarcale: è il modello in cui rientrano tutte le famiglie che sono guidate dal “patriarca” che solitamente si identifica con il più anziano del gruppo. Ci sono più nuclei coniugali conviventi. Tutte le attività educative e lavorative si concentrano all’interno del nucleo familiare. 2. Famiglia nucleare: gruppo composto da genitori e figli. Già in questo caso si nota la differenza con il modello precedente poiché il numero dei conviventi è inferiore e le varie attività non si svolgono soltanto all’interno delle mura domestiche ma all’esterno instaurando altri rapporti. 3. Famiglie nuove: modello di famiglia che si insedia a partire dagli anni Settanta. Si tratta di nuclei familiari differenti ma che, soprattutto negli ultimi decenni, si sono insediati, qualcuno con molta fatica, all’interno della società che per alcuni aspetti ha ancora dei tabù in merito. Scopriamo queste nuove famiglie.
Le “nuove” famiglie
Negli ultimi anni si stanno rivendicando i diritti per le nuove famiglie da un lato e la difesa del modello di famiglia tradizionale dall’altro. La questione si innesca per questioni religiose e sessiste per la maggiore. La religione “condanna” le coppie di fatto e il tabù delle coppie formate dallo stesso sesso non lasciano parlare, ancora, di famiglia al pari di quella tradizionale. La conquista di determinati diritti è fondamentale per consentire a molti individui di identificarsi come nucleo familiare. Ma se la società cambia, perché non può evolversi anche il concetto di famiglia? I nuovi nuclei familiari sono così suddivisi:
1. Famiglia monogenitoriale: nucleo familiare composto da un solo genitore più prole. Negli anni addietro molte famiglie erano composte da un solo genitore, causa più accreditata era la morte di uno dei due precocemente. Oggi se vi sono famiglie di questo tipo è perché è aumentato il numero dei divorzi, molte donne continuano la gravidanza anche senza il partner, insomma, scelte volontarie e non legate al destino. 2. Famiglie ricostruite: nuclei familiari in cui uno dei due genitori è risposato e vive con eventuali figli del nuovo partner. 3. Famiglie di fatto: i conviventi non sono legati dal vincolo del matrimonio quindi crolla l’istituzione religiosa. 4. Coppie omosessuali: non si parla ancora di famiglia anche se le unioni civili stanno iniziando ad aumentare sempre di più e si manifesta per poter anche adottare dei bambini.
Come considerare la famiglia?
La famiglia è un microsistema sociale così importante da condizionare fortemente lo sviluppo globale di ogni collettività e da promuovere la socializzazione primaria dell’individuo intesa soprattutto come trasmissione della cultura da una generazione alla successiva. Nel corso degli anni si evolve ma alla base di ogni nucleo familiare ci sono sempre legami affettivi e questo non cambia il modo di intenderla. La famiglia può essere considerata un organismo giuridico regolato da un complesso di norme relative alle sue origini e alla sua formazione, alla protezione dei figli minorenni, al matrimonio, agli alimenti. Un organismo etico (Durkeim: teoria organicistica) in quanto le nuove generazioni vi scoprono e vi acquisiscono le fondamentali norme relative al comportamento morale. Un organismo sociale avente una specifica connotazione sociologica: essa, infatti, è un gruppo primario caratterizzato da una sua particolare dinamica (Lewin) interna, da una ricca trama di rapporti interpersonali e da importantissimi condizionamenti socio-culturali.
Laureata in Sociologia con specializzazione in Politiche Sociali e del Territorio, ho conseguito un master in E-Government e E-Management nella Pubblica Amministrazione, adoro leggere e scrivere. Per me fare sociologia è vivere il quotidiano in tutte le sue sfaccettature e peculiarità. Oggi sono Collaboratore Amministrativo all’I.R.C.C.S Burlo Garofolo di Trieste e soprattutto moglie e mamma, la più grande ricchezza in assoluto.